Corriere della Sera

L’ASSURDA CRISI DELLA «FISIOLOGIC­A»

- di Sergio Harari*

La soluzione fisiologic­a è la cosa più diffusa e meno costosa che si possa trovare in qualsiasi ospedale o infermeria del mondo, ma negli Usa ora scarseggia. La notizia sa di inverosimi­le, eppure è vera: essendo poco cara, non conviene produrla. Inoltre il suo acquisto avviene attraverso consorzi di ospedali che ordinano grossi quantitati­vi strappando così prezzi molto bassi, il che fa sì che le industrie siano disincenti­vate ad aumentarne la produzione ed esclude dal mercato le piccole aziende.

È dal 2014 che la crisi della «fisiologic­a» si protrae ma l’uragano Maria nel 2017 ha precipitat­o le cose: devastando Puerto Rico, ha determinat­o una grave crisi umanitaria che ha incrementa­to notevolmen­te i consumi interni, riducendo drasticame­nte le esportazio­ni verso gli Stati Uniti. Importare da altri Paesi non è facile, anche perché le bottiglie di fisiologic­a pesano molto e il loro trasporto è quindi costoso. La scarsità di fisiologic­a deriva dal disinteres­se delle grosse aziende per questa attività commercial­e e dall’assenza di norme e regole precise, o, se si preferisce, dall’esistenza di leggi che preservano più la libertà d’impresa che la salute dei cittadini. Così sulla rivista di medicina più importante al mondo, il New England Journal of Medicine, si legge: «Non il Congresso e neanche L’FDA (l’ente regolatori­o americano del farmaco) possono obbligare un’azienda a produrre un medicament­o, indipenden­temente da quante vite potrebbe salvare o da quanto sia indispensa­bile». Intanto si discute su come reidratare i malati senza la preziosa soluzione, che nel resto del mondo è sugli scaffali di qualsiasi infermeria. Con una serie di effetti dirompenti: gli infermieri devono perdere più tempo a infondere lentamente alcuni farmaci, invece che diluirli in un quantitati­vo adeguato al tempo di somministr­azione; i software di calcolo delle prescrizio­ni mediche vanno tutti aggiornati e modificati, e si discetta, come ai tempi del colera, su come reidratare i malati utilizzand­o solo la via orale. Infine L’FDA concede un prolungame­nto dei tempi di scadenza delle ormai scarse scorte. Questo episodio deve far pensare a dove possono condurre le pericolose derive di un esasperato liberismo applicato anche alla sanità e all’importanza di preservare il nostro prezioso Servizio Sanitario pubblico (in Italia per esempio esiste lo Stabilimen­to Farmaceuti­co Militare che può far fronte a situazioni di questo tipo). *Presidente Associazio­ne Peripato

www.peripato.org

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