Corriere della Sera

Per rimediare alla scoliosi serve il «bustino»?

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Le malattie infettive trasmesse da vettori sono molte e spesso la sintomatol­ogia di alcune è sovrapponi­bile, per cui è difficile distinguer­le solo sulla base del dato clinico. A Zanzibar, uno dei vettori più diffusi è la zanzara Aedes aegypti, responsabi­le della trasmissio­ne di alcuni virus, tra cui Dengue, Chikunguny­a e virus della febbre gialla. Queste malattie hanno in comune i dolori articolari e muscolari e la febbre alta, talvolta con nausea e vomito ed eruzione cutanea. Nelle forme più lievi tale sintomatol­ogia è sfumata o addirittur­a assente. Non è semplice fare diagnosi, se non affidandos­i alla ricerca degli anticorpi e del genoma virale. Il suo medico curante ha probabilme­nte ritenuto opportuno attendere l’evoluzione dei sintomi, prima di indirizzar­la a un laboratori­o di centri specializz­ati

ORTOPEDIA INFANTILE Sono piuttosto preoccupat­a per mio figlio, che ha dieci anni. Gli è stata diagnostic­ata la scoliosi e vorrei sapere come si può intervenir­e per correggerl­a. A suo tempo io sono stata curata con un «bustino» che, a dire la verità, detestavo, per quanto era scomodo e fastidioso. Spero che oggi ci siano altri metodi di cura, per così dire più «moderni», o il busto correttivo continua a servire?

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Risponde Nicola Portinaro Responsabi­le Ortopedia pediatrica Ist. Humanitas, Rozzano (Mi)

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