Lo spettro delle urne spaventa la Borsa (e fa salire lo spread)
Piazza Affari maglia nera in Europa (-1,64%). Padoan: lo stallo politico può frenare gli investimenti
ROMA L’incertezza politica innervosisce i mercati, e dopo aver fatto segnare la miglior performance d’europa da inizio anno, la Borsa di Milano accusa un tonfo pesante, mentre tornano a crescere i tassi di interesse pagati dal Tesoro sui titoli pubblici. La perdita in Piazza Affari, maglia nera d’europa, è stata dell’1,64%, ma in corso di giornata è andata anche oltre il 2%. Mentre il tasso sui Btp a dieci anni è salito all’1,87% e lo “spread”, il differenziale tra i tassi italiani e quelli tedeschi, si è portato a quota 131, tornando sui livelli pre-elettorali del marzo scorso.
Lo stallo politico e la prospettiva di un nuovo voto in piena estate, avvisa intanto il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, illustrando in Parlamento il Documento di economia e finanza, potrebbero essere «potenzialmente in grado di frenare la diffusa ripartenza degli investimenti». Il quadro economico si è già un po’ indebolito nei primi mesi dell’anno, e sulla crescita, ha detto Padoan, pesano rischi geopolitici ed in particolare le misure protezionistiche annunciate dal governo Usa.
«Il quadro internazionale sta cambiando, tutti gli Stati prevedono un rallentamento della crescita, ci sarà più inflazione, che ci farebbe comodo se avremo una crescita nominale un po’ più intensa. Si resiste a un peggioramento del quadro insistendo sulle misure sul lavoro, sulla pa, sulle tasse, sull’internazionalizzazione delle imprese» ha detto Padoan, convinto anche lui della necessità di scongiurare l’aumento dell’iva previsto nel 2019.
«Non c’è bisogno di fare un provvedimento prima della Nota di aggiornamento del Def», a settembre, «e della Legge di Bilancio», a ottobre. Il M5S, invece, sollecita un decreto correttivo subito. «Un intervento immediato per sterilizzare le clausole Iva, su cui c’è intesa di fondo tra tutti i partiti, disinnescherebbe subito la mina più pericolosa sul percorso della nostra economia» sottolineano i parlamentari grillini dopo l’audizione di Padoan, che hanno definito «deludente».
Per la sterilizzazione dell’iva occorrono misure alternative per 12,5 miliardi nel 2019 e per altri 19,2 nel 2020.Il Partito Democratico, con Francesco Boccia, propone agli altri partiti una risoluzione unitaria sul Def «in cui si ribadisca la necessità di congelare l’iva», ma nega la necessità di un decreto ora e tanto meno di una manovra correttiva. Critici con Padoan e il governo Gentiloni sia Forza Italia che FDI.