«Credere nella scienza, solo così si aiuta il Pianeta»
Milano, l’ex Segretario di Stato Usa John Kerry al summit «Seeds & Chips». «La gente deve reagire»
«Ogni giorno affrontiamo sfide globali che richiedono una minima comprensione scientifica. Dobbiamo credere nella scienza e riprenderci la verità, anche se spaventa. Una è che in quindici anni la popolazione aumenterà da 7 a 9 miliardi, e non basterà produrre più cibo. Oggi più di un terzo dei viveri finisce nell’immondizia. Bisogna imparare a sprecare meno e conservare meglio, e insegnarlo ai bambini. Dobbiamo fare le scelte giuste e sviluppare politiche agroindustriali sostenibili o imploderemo». Ieri a Milano John Kerry, ex Segretario di Stato americano sotto la presidenza di Barack Obama, ha lanciato un messaggio forte al summit sull’innovazione tecnologica alimentare Seeds & Chips, la kermesse che si tiene in questi giorni a Milano, ideata dall’imprenditore Marco Gualtieri nel 2015, sulla scia di Expo.
Kerry, «impegnato per l’ambiente da trent’anni» e promotore dell’accordo Cop21 a Parigi e della prima conferenza mondiale sugli oceani negli Stati Uniti, ieri era il relatore d’eccezione: «I politici non si preoccupano abbastanza di questo tema o non lo considerano una priorità», ha continuato, di fronte a una sala gremita e a centinaia di persone arrivate ad ascoltarlo.
L’ex ministro Usa ha accennato anche al cambiamento climatico e alla globalizzazione, «che non portano benefici a tutti. Le persone hanno iniziato a reagire, mentre i governi sull’ambiente sono ancora incapaci di dare risposte esaurienti». Se una persona su nove va a letto con la pancia vuota, «gli agricoltori hanno un ruolo cruciale nella possibile risposta, perché sono responsabili della nutrizione dell’umanità, ma anche perché il settore è la seconda fonte delle emissioni di gas ad effetto serra». Il finale del suo discorso è stato però rivolto in positivo. «Insieme alle sfide ci sono le opportunità — ha concluso». Io credo nell’ottimismo, nella tecnologia e nella forza della gente, che non finge di non vedere, ma si attiva per risolvere i problemi».
La kermesse, che è partita lunedì e si chiude domani, ha visto sul palco oltre duecento relatori con conferenze e incontri sui grandi temi legati al food e all’innovazione alimentare, dal cambio climatico alla robotica, dall’e-commerce all’agricoltura automatizzata, dagli sprechi all’economia circolare. Startup e incubatori hanno poi presentato proposte tecnologiche all’avanguardia a possibili investitori.