Corriere della Sera

Voleremo in taxi sulle città?

Uberair presenta quattro modelli Servizio urbano al via tra due anni dal 2023 avrà prezzi popolari Accordi con la Nasa e l’esercito Usa

- DAL NOSTRO INVIATO Federico Cella Alessio Ribaudo

L’idea di spostarsi in città viaggiando per aria invece che nelle strade intasate dal traffico non è nata oggi: la fantascien­za è piena di queste immagini, da Blade Runner al cartone animato dei Pronipoti. Ma appunto finora era fantascien­za. Adesso è realtà, o quasi: il progetto dei taxi volanti di Uber, l’azienda delle auto nere con autista e delle molte polemiche — dall’aggressivi­tà commercial­e del servizio alle violenze sessuali fino ai conti in rosso, ce n’è per tutti i gusti —, è pronto per decollare in via sperimenta­le nel 2020 per poi diventare effettivo tre anni dopo con tariffe popolari. Si chiamerà Uberair e all’elevate Summit in corso a Los Angeles si è dato il via definitivo all’accensione dei motori (elettrici).

Si lavora sul lungo termine per rivoluzion­are tutto il sistema di trasporti cittadino, con riduzione sulle emissioni inquinanti e risparmi di denaro e di tempo a vari livelli. Facciamo un esempio: viaggiare in taxi da Fiumicino al centro di Roma può durare un’ora e costa (solo al passeggero) 48 euro; per via aerea il viaggio potrebbe ridursi a 15 minuti — tra prenotazio­ne, decollo e atterraggi­o — per lo stesso prezzo. Ma con costi Nel rendering grande il Dreammaker, uno dei quattro modelli di cui il gruppo si servirà per il servizio Uberair.

Qui sopra il modello Butterflys­ketch, sotto il Pipistrel minori per tutto l’ecosistema urbano.

Una rivoluzion­e da fantascien­za. Dove Uber non è certo da sola: l’ultima in ordine di tempo è la Zee.aero di proprietà del fondatore di Google Larry Page, che a marzo ha alzato il velo sull’aeroplanin­o Cora che farà i primi voli sperimenta­li in Nuova Zelanda. Da tempo sono poi sul progetto colossi come Airbus e Boeing, oppure ricche startup come Lilium e Volocopter.

Ma l’azienda california­na diretta da Dara Khosrowsha­hi appare diversi passi avanti rispetto alle altre, soprattutt­o grazie agli accordi già siglati con i molti soggetti interessat­i al progetto, dalla Nasa all’esercito americano. Perché, come ha raccontato Jeff Holden, «il futuro non si può co- struire in una sola notte». Il Chief Product Officer di Uber spiega meglio il concetto: «Stiamo progettand­o un cambiament­o radicale nelle nostre vite. Non si tratta solo di costruire delle auto volanti».

Uber nel corso del summit california­no ha presentato quattro modelli. «Parliamo una vita al servizio delle Istituzion­i come diplomatic­o e come capo del Dipartimen­to delle informazio­ni per la sicurezza di Palazzo Chigi. Ci sarà poi la professore­ssa Paola Severino che, dal 2016, è rettore dell’università «Luiss-guido Carli» di Roma e la cui prestigios­a attività accademica è andata di pari passo con quella di legale. Inoltre, è stata, per quasi due anni, ministro della Giustizia nel governo guidato da Mario Monti.

Proprio l’impegno a tutto tondo nella carriera lavorativa, nell’impegno sociale e nella vita pubblica anche a livello internazio­nale è il tratto comune di tutti i prescelti dalla giuria del premio «Carli» guidato da Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione e di cui fanno parte, tra gli altri, Ornella Barra, co-ceo di Walgreens Boots Alliance; Urbano Cairo, presidente e ● È stato uno dei protagonis­ti della firma del Trattato di Maastricht nel 1992 del cambiare l’intera struttura delle nostre città, perché ora tutto è costruito intorno alla mobilità su strada, dai servizi alla sicurezza. Per rivoluzion­are questa complessit­à serve creare un intricato ecosistema di aziende e competenze».

Uber è al lavoro sul progetto da cinque anni, durante i quali ha raccolto almeno una ventina di miliardi di investimen­ti. Tutto fa perno intorno agli EVTOL, brutta sigla che nasconde i piccoli veicoli elettrici a decollo e atterraggi­o verticale su cui si baserà la rete di Uberair. La verticalit­à è un requisito fondamenta­le per poter creare un numero significat­ivo di stazioni di decollo all’interno delle città. La capillarit­à e una sufficient­e autonomia delle batterie (ora siamo intorno ai 100 chilometri per ricarica) sono la base tecnologic­a da cui partire. Su questa va poi costruita una logistica che preveda e regoli migliaia di voli giornalier­i nei cieli cittadini. Dopo le prime sperimenta­zioni con piloti a bordo, i veicoli saranno completame­nte autonomi, gestiti da un’intelligen­za artificial­e centrale. Una sorta di grandi droni automatici, che ci porteranno a fare la spesa.

@Vitadigita­le amministra­tore delegato di Rcs Mediagroup; Fedele Confalonie­ri, presidente di Mediaset; Monica Maggioni, presidente della Rai; Giovanni Malagò, presidente del Coni; Antonio Patuelli, presidente dell’associazio­ne bancaria italiana, e Francesco Starace, amministra­tore delegato e direttore generale di Enel.

«La giuria, quest’anno più che mai, — spiega Romana Liuzzo — ha voluto dare un riconoscim­ento a persone che si siano distinte per etica e impegno sociale, non solo per i fatturati. Uomini e donne che hanno dimostrato di credere in un’italia migliore. Inoltre mi piace l’idea che personalit­à tanto diverse tra loro, almeno per un giorno, mettano da parte divergenze e differenze di opinione nel nome di Guido Carli».

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I velivoli
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 ??  ?? Chi era ● Guido Carli (1914 -1993) è stato ministro, governator­e di Bankitalia e presidente di Confindust­ria
Chi era ● Guido Carli (1914 -1993) è stato ministro, governator­e di Bankitalia e presidente di Confindust­ria
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