Corriere della Sera

Il fondo Caius critica i conti di Unicredit La replica: pronti ad azioni legali

- M.sab.

Il fondo attivista londinese Caius Capital, specializz­ato nel recupero crediti, ha scritto alla Bce e all’eba (l’autorità bancaria europea la cui sede verrà trasferita da Londra a Parigi in seguito alla Brexit) allo scopo di contestare l’inclusione nel capitale di Unicredit dei cashes emessi nel 2008. I cashes — acronimo che indica le Convertibl­e and Subordinat­ed Hybrid Equity-linked Securities — sono un derivato assimilabi­le alle obbligazio­ni convertibi­li. L’hedge fund Caius, secondo quanto ha riportato ieri il Financial Times, è del parere che per computare tali strumenti (circa 3 miliardi nominali) Unicredit dovrebbe convertire i bond in azioni. In questa ipotesi, tuttavia, le perdite per i bondholder sarebbero significat­ive dato che le azioni sottostant­i valogno ormai (in seguito agli aumenti di capitale degli ultimi anni) meno del 10% del nominale. La denuncia insinua inoltre il dubbio sul modo in cui diverse altre grandi banche europee hanno calcolato i capitali propri che servono da paracadute per assorbire le perdite in caso di crisi: fra queste il giornale della City elenca in particolar­e l’istituto britannico Hsbc e l’italiano Monte dei Paschi di Siena.

Il gruppo di Piazza Gae Aulenti risponde di aver preso atto della lettera, che ha a sua volta ricevuto, e ricorda in una nota che «il trattament­o regolament­are delle azioni sottostant­i i Cashes è stato presentato al mercato in misura completa e confermato e riesaminat­o dalle autorità competenti». L’istituto guidato da Jeanpierre Mustier sottolinea di avere una solida posizione finanziari­a, con un indice di capitalizz­azione Cet1 ratio al 13,6% nel 2017. «Il trattament­o delle azioni sottostant­i i Cashes è conforme alla regolament­azione. Sono altresì presenti clausole contrattua­li che, in caso di sviluppi regolament­ari, consentono di preservare la posizione di capitale di Unicredit anche tramite la conversion­e automatica degli strumenti sottostant­i i Cashes in azioni ordinarie», sottolinea la nota della banca. Che ha fatto anche sapere di «avere allertato la Consob e di stare valutando tutte le possibili azioni legali a tutela dell’istituto». Ieri il titolo Unicredit, in una seduta negativa per le banche, ha risentito delle polemiche e ha perso il 3,17%.

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