Un «salone» anche a Napoli
NAPOLI L’ottimismo non manca, alla presentazione di «Napoli città libro», salone del libro e dell’editoria in programma dal 24 al 27 maggio nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore. Tanto che prima ancora di veder realizzata l’edizione inaugurale della kermesse, già si parla di quella dell’anno prossimo.
E davvero serve ottimismo, insieme a tanta buona volontà, per organizzare una manifestazione dedicata all’editoria in un territorio dove mancano grandi case editrici e il numero dei lettori forti è ancora troppo basso. Di scrittori invece, a Napoli e dintorni, ce ne sono tanti, molti dei quali scalano le vette delle classifiche nazionali. A cominciare da Maurizio de Giovanni, star della fiera, che tiene a sottolineare: «Raccontare Napoli fuori dalla città è facile, tutti ce lo chiedono, perché ha un’identità unica al mondo, dalla gastronomia all’archeologia fino all’attualità. Ma quanto riusciamo a raccontare Napoli nel suo stesso territorio?».
Dunque l’obiettivo è questo, guardare Napoli da una prospettiva «interna» e lontana degli stereotipi, tanto che il tema scelto dal direttore artistico Francesco Durante è Back home, ovvero «il ritorno a casa di molte esperienze che qui sono nate». I numeri della manifestazione: 110 stand tra enti ed editori provenienti da tutta Italia, 300 eventi con autori come Tim Parks, Diego De Silva, Silvio Muccino. Milano e Torino sono lontane ma Napoli lancia la sua sfida.