«Ma le alternative ci sono»
Cairo: «Si preparino studi di fattibilità. I commissariamenti non aiutano»
● La delibera di approvazione dei nuovi principi era stata adottata il 9 aprile scorso dal Consiglio nazionale del comitato olimpico
Ci siamo. Questa mattina il giudice Claudio Marangoni, della sezione imprese del tribunale di Milano, deciderà se revocare la sospensione d’urgenza del bando di Mediapro che, da intermediario indipendente, si è aggiudicato i diritti televisivi di serie A per i prossimi tre anni.
È un momento cruciale. Se il magistrato accoglierà la richiesta di revoca della sospensione, formalizzata dal gruppo spagnolo, la maggioranza dei presidenti tirerebbe un respiro di sollievo. Se invece
Il pressing di Sky Alla cena della Lega, la partecipazione del gotha Sky: il pressing sui diritti continua
dovesse bocciare il bando, accogliendo l’istanza di Sky, tutto tornerebbe in alto mare. Mediapro, infatti, dovrebbe riformulare il bando. Senza contare che la Lega, proprio ieri, ha inviato agli spagnoli la lettera con cui invita il presidente del gruppo Jaume Roures a presentare le fideiussioni entro il 22 maggio, quando sarà convocata l’assemblea della confindustria del pallone (quella del 15 maggio andrà deserta). Nell’occasione, con maggioranza semplice, sarà possibile arrivare alla formulazione della governance. Ma i diritti tv vengono prima di tutto. L’inizio del campionato