Corriere della Sera

Enel, a marzo ricavi a quota 18,9 miliardi. I profitti salgono del 19%

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MILANO Enel chiude il primo trimestre con una crescita del 18,9% del risultato netto a 1,169 miliardi di euro e dell’utile netto ordinario (+10,4%) a 1,041 miliardi. Il migliorame­nto dei risultati operativi con il margine a 4,037 miliardi (+3,1%), guidato dalla crescita di rinnovabil­i e reti, ha permesso di compensare l’evoluzione negativa del cambio, soprattutt­o in Sud America che ha pesato sui ricavi, in contrazion­e del 2,2% a 18,946 miliardi. L’andamento del debito è in crescita dell’1,2% a 37,871 miliardi (da 37,41 miliardi a fine 2017) per effetto del pagamento dell’acconto di dividendo e degli investimen­ti del periodo. Risultati che l’amministra­tore delegato Francesco Starace ha definito «eccellenti» e che consentono al gruppo elettrico di confermare i target del 2018 e di concentrar­si sull’importante partita che sta giocando in Brasile contro la spagnola Iberdrola per la conquista di Eletropaul­o, la società di distribuzi­one elettrica di San Paolo. Una gara al rialzo ma non infinito: «Facciamo le cose fino a un limite in cui si crea valore per la società e per i nostri azionisti», ha spiegato in conference call il direttore finanziari­o, Alberto De Paoli, aggiungend­o che «abitualmen­te non superiamo questo limite». In ogni caso, ha aggiunto, «il Brasile è pieno di asset interessan­ti per noi». La centrale russa di Reftinskay­a Gres, invece, da tempo è in uscita dal perimetro e qualche progresso ci sarebbe: «Stiamo procedendo molto molto bene, ma serve l’accordo dei soci di minoranza», ha detto De Paoli in merito alle trattative per la vendita dell’asset. «Su questo — ha ribadito — abbiamo dei segnali positivi».

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Il ceo dell’enel, Francesco Starace

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