Corriere della Sera

Smartphone vietato ai pedoni

Una app del governo della Corea del Sud blocca il telefonino dopo cinque passi Le strategie contro l’iperconnes­sione

- Di Massimo Sideri accedono che italiani mensilment­e mobile da Internet a Tablet) e (Smartphone che italiani Gli dispongono telefono di un cellulare che cittadini I uno hanno smartphone mobile Gli utenti solo usano che modalità questa connetters­i per Inter

Quando 32 anni fa venne introdotto con la Legge 3 del 1986 l’obbligo per i minorenni di guidare con il casco gloriose Vespe, scooter e «cinquantin­i» ci fu qualche mugugno ma la ratio era chiara: lo Stato ti salva perché in caso di incidente sei un costo sociale. Oggi quel casco andrebbe messo allo smartphone. È questa la chiave per comprender­e come mai in Corea del Sud l’autorità per le telecomuni­cazioni ha appena rilasciato un’applicazio­ne che blocca il pericoloso miglior che piccolo schermo possa voler dire grandi danni: complessiv­amente solo noi italiani controllia­mo il telefonino 9 miliardi di volte al giorno secondo le stime. introdotto un semaforo per pedoni distratti con una luce verde o rossa che compare vicino ai piedi. Rientrano poi nella stessa categoria — pur non riguardand­o la mobilità — le «leggi-gomma» con cui in California fin dal 2015 i maggiorenn­i possono chiedere di cancellare dai social tutto ciò che hanno fatto da minorenni e anche quella con cui in Francia è stato vietato di inviare email ai dipendenti fuori dall’orario di lavoro, se lo vogliono. Ognuno la interpreta a modo proprio: chi punta a maggiore sicurezza, chi a più diritti, chi vuole difendere il libero arbitrio (generalmen­te le aziende). Ma in sostanza sono aggiorname­nti del contratto sociale di Rousseau che sperimenti­amo perché non siamo più in grado di gestire la nostra creatura.

Certo è triste. È come con le bibite gasate. Fanno male, sono tra le correspons­abili della diffusione del diabete di tipo 2 nel mondo occidental­e. Dobbiamo tassarle come le sigarette per costringer­ci a un uso più salutare? Vista da questo punto di vista anche la proposta di Bill Gates di, appunto, tassare i robot e le nuove tecnologie acquista un senso nel dibattito. D’altra parte, dopo anni di favole alimentate dalla propaganda dei big della Silicon Valley («la tecnologia è neutrale») anche Facebook ha detto: abbiamo bisogno di maggiori regole «pubbliche». C’è voluto lo scandalo Cambridge Analytica. Alla fine la tecnologia è un po’ come gli antibiotic­i: fa bene solo se presa al momento giusto e nelle giuste dosi.

Facile a dirsi. I casi ● La strada

In Cina, a Chongqing, c’è una sezione speciale del marciapied­e per chi cammina guardando il cellulare ● I semafori In Olanda a Bodegraven sono stati installati semafori led sui marciapied­i per chi guarda in basso ● L’orario

La Francia ha vietato di spedire mail di lavoro dopo l’orario di ufficio per limitare l’invasività dell’online ● Stati Uniti Dal 2015 la California riconosce a chi diventa maggiorenn­e il diritto di cancellare dai social foto e informazio­ni del passato

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