Smartphone vietato ai pedoni
Una app del governo della Corea del Sud blocca il telefonino dopo cinque passi Le strategie contro l’iperconnessione
Quando 32 anni fa venne introdotto con la Legge 3 del 1986 l’obbligo per i minorenni di guidare con il casco gloriose Vespe, scooter e «cinquantini» ci fu qualche mugugno ma la ratio era chiara: lo Stato ti salva perché in caso di incidente sei un costo sociale. Oggi quel casco andrebbe messo allo smartphone. È questa la chiave per comprendere come mai in Corea del Sud l’autorità per le telecomunicazioni ha appena rilasciato un’applicazione che blocca il pericoloso miglior che piccolo schermo possa voler dire grandi danni: complessivamente solo noi italiani controlliamo il telefonino 9 miliardi di volte al giorno secondo le stime. introdotto un semaforo per pedoni distratti con una luce verde o rossa che compare vicino ai piedi. Rientrano poi nella stessa categoria — pur non riguardando la mobilità — le «leggi-gomma» con cui in California fin dal 2015 i maggiorenni possono chiedere di cancellare dai social tutto ciò che hanno fatto da minorenni e anche quella con cui in Francia è stato vietato di inviare email ai dipendenti fuori dall’orario di lavoro, se lo vogliono. Ognuno la interpreta a modo proprio: chi punta a maggiore sicurezza, chi a più diritti, chi vuole difendere il libero arbitrio (generalmente le aziende). Ma in sostanza sono aggiornamenti del contratto sociale di Rousseau che sperimentiamo perché non siamo più in grado di gestire la nostra creatura.
Certo è triste. È come con le bibite gasate. Fanno male, sono tra le corresponsabili della diffusione del diabete di tipo 2 nel mondo occidentale. Dobbiamo tassarle come le sigarette per costringerci a un uso più salutare? Vista da questo punto di vista anche la proposta di Bill Gates di, appunto, tassare i robot e le nuove tecnologie acquista un senso nel dibattito. D’altra parte, dopo anni di favole alimentate dalla propaganda dei big della Silicon Valley («la tecnologia è neutrale») anche Facebook ha detto: abbiamo bisogno di maggiori regole «pubbliche». C’è voluto lo scandalo Cambridge Analytica. Alla fine la tecnologia è un po’ come gli antibiotici: fa bene solo se presa al momento giusto e nelle giuste dosi.
Facile a dirsi. I casi ● La strada
In Cina, a Chongqing, c’è una sezione speciale del marciapiede per chi cammina guardando il cellulare ● I semafori In Olanda a Bodegraven sono stati installati semafori led sui marciapiedi per chi guarda in basso ● L’orario
La Francia ha vietato di spedire mail di lavoro dopo l’orario di ufficio per limitare l’invasività dell’online ● Stati Uniti Dal 2015 la California riconosce a chi diventa maggiorenne il diritto di cancellare dai social foto e informazioni del passato