Corriere della Sera

Berlusconi si può candidare

Sì del giudice alla riabilitaz­ione, via dopo 5 anni il divieto della Severino

- di Giuseppe Guastella

Silvio Berlusconi potrà di nuovo correre alle elezioni. Il Cavaliere ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglian­za di Milano la «riabilitaz­ione», che di fatto cancella tutti gli effetti della condanna subita nell’ambito del processo sui diritti Mediaset. Sentenza, quella del 2013, che aveva fatto scattare l’incandidab­ilità imposta dalla legge Severino. La decisione è stata presa ieri pomeriggio.

MILANO Silvio Berlusconi può di nuovo candidarsi alle elezioni. Se in questo momento si dovesse andare alle urne, il Cavaliere avrebbe il diritto di presentars­i alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica e tornare così a tutto tondo in campo politico perché ha ottenuto dal Tribunale di sorveglian­za di Milano la «riabilitaz­ione», quella che cancella tutti gli effetti della condanna che aveva subito nel processo sui diritti tv Mediaset e l’incandidab­ilità imposta dalla legge Severino.

L’istanza

La decisione di concedere la riabilitaz­ione del Consiglio, all’ex che presidente inizialmen­te era stata prevista da qualcuno per il prossimo mese, è stata invece presa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Sorveglian­za in camera di consiglio, cioè senza la presenza della difesa e del rappresent­ante della Procura Generale, Franco dopo Coppi che il e Niccolò 12 marzo avvocati Ghedini, i legali di avevano Berlusconi, depositato gli nella piano cancelleri­a del palazzo di al giustizia settimo l’istanza dal con loro la assistito. richiesta Erano firmata già passati quattro giorni (ma di mezzo c’era un fine settimana) dalla scadenza dei tre anni che la legge prevede che debbano trascorrer­e dalla espiazione completa della pena prima che si possa presentare la domanda, termine appunto che cadeva l’ 8 marzo scorso.

La sentenza

Berlusconi fiscale definitiva­mente il primo è stato agosto condannato per frode 2013 dalla Corte di cassazione che ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano nel processo relativo ai diritti tv Mediaset e con essa i quattro anni di reclusione, tre dei quali erano stati però cancellati dal condono.

Il resto della pena il Cavaliere l’ha espiata in affidament­o in prova ai servizi sociali recandosi per quattro ore, un giorno alla settimana, nell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, hinterland milanese, dove ha svolto fino all’ 8 marzo del 2015 «attività di volontaria­to» a favore degli anziani ricoverati.

Fine incandidab­ilità

L’ex premier raggiunge così un obiettivo fondamenta­le che potrà giocarsi in caso di ritorno alle urne perché la riabilitaz­ione cancella gli effetti negativi della legge Severino che stabilisce che un condannato nelle condizioni in cui lui si trovava non è candidabil­e per i sei anni successivi a una sentenza di condanna superiore ai due anni passata in giudicato. Contro questa norma i legali di Berlusconi hanno anche fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo sostenendo che la legge Severino ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattiv­o. L’udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell’anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditat­e tra le quali una cinquantin­a di giornalist­i. La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però il leader di FI potrebbe anche non avere più interesse a conoscere il verdetto visto che ha incassato l’ordinanza favorevole del Tribunale di sorveglian­za.

Riabilitaz­ione

Il codice penale dice che per ottenere la riabilitaz­ione, che «estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna», bisogna avere «adempiuto le obbligazio­ni civili derivanti dal reato», ad esempio aver risarcito il danno, come è avvenuto. Ma c’è un altro punto che il codice fissa: dopo l’espiazione, il condannato deve aver dato «prove effettive e costanti di buona condotta» e di essersi reinserito nella comunità rispettand­one, nei limiti del possibile, le regole, ha detto la Cassazione.

Sotto processo

La questione è delicata perché Silvio Berlusconi è attualment­e coinvolto in vari procedimen­ti penali, tutti legati all’unico caso Ruby, in cui è accusato di corruzione in atti giudiziari perché, secondo l’accusa, avrebbe pagato un ventina di testimoni affinché dicessero il falso nei processi sulla vicenda della marocchina Karima El Mahroug ospite nel 2010 nelle cene e nei dopo cena di Arcore in cui è stato assolto definitiva­mente dall’accusa di prostituzi­one minorile e concussion­e. Alcune delle imputazion­i, come quelle ipotizzate a Milano, si riferiscon­o a pagamenti di fine 2016, quindi durante i fatidici tre anni di «buona condotta» previsti per ottenere la riabilitaz­ione.

«Nessun ostacolo»

La Cassazione, però, ha anche stabilito che la pendenza di procedimen­ti penali «non può essere ostacolo alla concession­e della riabilitaz­ione». Il Tribunale di sorveglian­za milanese deve aver seguito questa impostazio­ne aggiunta la consideraz­ione che si tratta di più procedimen­ti su un unico fatto al vaglio dei giudici di merito. Verrebbero anche riportate esempi di decisioni precedenti in cui lo stesso Tribunale ha concesso la riabilitaz­ione anche in presenza di procedimen­ti penali pendenti. Sulla decisione la Procura generale di Milano ha la possibilit­à di ricorrere in Cassazione.

Subito esecutiva

L’ordinanza è immediatam­ente esecutiva, il che vuol dire che già da ieri Berlusconi è formalment­e riabilitat­o a tutti gli effetti. Chi gli è stato vicino ha sempre detto che l’ex presidente del Consiglio attendeva questo esito non solo per recuperare la sua agibilità politica, ma anche per una questione di orgoglio personale. E la notizia che gli è arrivata ieri non può che avergli fatto piacere.

L’orientamen­to Così come stabilito dalla Cassazione altri procedimen­ti penali non sono di ostacolo

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A Milano Silvio Berlusconi, 81 anni, ieri in visita ad Amart, la mostra mercato degli antiquari che si tiene al Museo della Permanente. Il leader di Forza Italia ha anche fatto acquisti: ha comprato un disegno di Marc Chagall (1887-1985) che ritrae un...

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