Le case di Castrignano «In tv sono un po’ sarto e un po’ psicologo»
«Migliorare la propria casa significa migliorare se stessi. E gli italiani ci tengono molto». Lo sa bene Andrea Castrignano, interior designer che il 18 maggio torna su La5 in seconda serata con «Cambio casa, cambio vita!» per l’ottava edizione del docureality.
Un grande successo che sottolinea l’interesse sempre più diffuso per il design: «Le persone hanno capito quanto è importante l’ambiente domestico per la qualità della vita. In passato la tv ha alfabetizzato il Paese, oggi educa al buon gusto. L’evoluzione personale, il miglioramento passa per il comfort dei nostri appartamenti. La casa ci rappresenta, è il nostro biglietto da visita. Deve essere sartoriale, tagliata su misura». Infatti Castrignano si sente dire spesso che è un po’ sarto e un po’ psicologo. «Ma è necessario per poter interpretare la grande confusione che le persone hanno in testa. Il mercato poi offre tantissimo ed è comune fare acquisti sbagliati senza una guida». Gli errori più diffusi? «Gli spazi contenitivi in cui si ammassa tutto quello che non si sa dove mettere. I mobili su misura a scomparsa sono una soluzione per tenere in ordine e vivere meglio. Agli italiani piace ricevere in casa e non bisogna nascondere la propria quotidianità. La casa deve essere bella ma funzionale».
Novità di questa edizione, la mission che aprirà ogni puntata e che Andrea, dopo aver individuato le criticità del progetto, affiderà al proprio staff. «Devo moltissimo al mio team. Alcune volte la casa è tutta da ridisegnare. Spesso si tratta di creare dei living in piccoli spazi da rendere più aperti, guadagnando così in convivialità. Ultimamente poi si spende sempre di più per il bagno. Ma si può cambiare faccia a un interno anche con poco: pareti colorate al posto del total white o rinnovando i tessuti. I decori sono fondamentali per dare personalità».