Corriere della Sera

Spalletti: «Semifinale con il Sassuolo finale con la Lazio»

- Guido De Carolis

Non sa ancora se l’anno MILANO prossimo la giocherà, ma l’inter la sua Champions l’ha già cominciata. «Con il Sassuolo è una semifinale, se la vinciamo poi la finale sarà contro la Lazio», è l’ammissione di Spalletti.

Milano vicino all’europa, quella vera, come mai negli ultimi anni. Dopo sei stagioni passate sul divano a guardare e riguardare le vite degli altri in Champions, l’inter balla tra santificaz­ione e depression­e sulla coda del campionato, con una certezza non da poco: con due vittorie la riammissio­ne nel circolo delle grandi è cosa fatta.

Il futuro dell’inter è dietro l’angolo, davanti però si aprono strade opposte: fallire l’obiettivo o centrarlo, facendo davvero quasi un miracolo. In mezzo restano gli indiscutib­ili progressi, il rischio però è vederli offuscati dal piazzament­o finale che fagociterà tutto, nel bene e nel male.

«Do una bella sufficienz­a netta e importante alla stagione mia e della squadra. L’anno passato a questo punto avevamo 16 punti meno della Roma, 5 della Lazio, 2 del Milan. Il bilancio è questo. Poi va giudicato se è un migliorame­nto nostro o un peggiorame­nto degli altri», analizza il professor Spalletti.

Il 6,5 elargito dal tecnico è tutto sommato meritato. La squadra un salto l’ha fatto, nonostante dalla proprietà non siano arrivati aiuti decisivi nel mercato di gennaio. Centrare o no la Champions cambia però in modo radicale il futuro dell’inter: per proprietà, dirigenza e allenatore. Spalletti non è in discussion­e, ma del suo rinnovo di contratto (la scadenza è giugno 2019) se ne riparlerà a campionato finito. Il tecnico sta pianifican­do l’anno che verrà, la società è soddisfatt­a, ma se sfuma l’obiettivo Champions il tavolo si riapre. Il patron di Suning Jindong Zhang, sebbene più concentrat­o sulle situazioni in Cina che sull’inter, ha sempre l’ultima parola e non ha mai avuto troppi problemi a cambiare.

«Oggi è abbastanza visibile dove c’è da andare a mettere le mani e probabilme­nte quest’anno saremo più chiari su tutto. Lo scorso anno non è stato così», è il richiamo di Spalletti esteso a tutti, ma indirizzat­o in primis alla socie- tà, all’obiettivo posto e al materiale risicato messo a disposizio­ne per raggiunger­lo. Il tecnico è legato all’inter e ai suoi tifosi che anche oggi saranno in 70 mila a San Siro per il match con il Sassuolo, non vuole però dover ancora rincorrere obiettivi impossibil­i, da qui il richiamo alla chiarezza sui programmi.

Al di là del brand e dei progressi commercial­i, Suning deve andare oltre i proclami e non ripetere gli errori della scorsa estate, quando partì per una faraonica campagna acquisti e finì per accontenta­rsi. I vincoli del fair play finanziari­o rimangono (a breve arriverà il responso Uefa sul bilancio 2017, il club si dice tranquillo) e senza i 40 milioni della Champions il mercato si fa complicato, tanto più che entro giugno servono plusvalenz­e per circa 50 milioni. Il rischio di non trattenere Cancelo esiste, non a caso Spalletti si è cautelato facendo una telefonata a Florenzi, in scadenza con la Roma a giugno 2019.

Discorsi per ora, da riaggiorna­re a dopo le gare con Sassuolo e Lazio. L’inter resta sospesa, ma la visita del segretario generale della Fifa Zvonimir Boban, sceso da Zurigo ad Appiano per presentare il futuro Mondiale per club del 2021 che coinvolger­à le migliori 24 squadre del mondo, è il viaggio virtuale nel miglior futuro possibile. Ora però va conquistat­o quello reale.

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(Ansa) Capitano Mauro Icardi, in questa stagione 28 gol in campionato

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