Milano vicino all’europa
Olimpia condannata a vincere sempre C’è il derby con Cantù
MILANO Ci sono due momenti nella stagione in cui tutti sono d’accordo: al via del campionato e al via dei playoff. Dalla conclusione drammatica dell’epopea di Siena (ma anche un po’ prima), la frase più gettonata è: quest’anno vince facile Milano. Poi, a parte due occasioni (nel 2014 e nel 2016), quando una squadra solleva la coppa dei campioni d’italia le attenzioni del nostro basket si rivolgono tutte sull’olimpia, tra processi, accuse e inviti a rifondazioni che spesso (pure troppo) si verificano ma che portano soltanto ai processi della stagione successiva.
Così è (se vi pare). Quindi tanto vale togliersi il fastidio e dirlo: la grande favorita per i playoff 2018 è anche quest’anno Milano. Per budget, per organico e anche, perché no, per obbligo. Resta da capire quanto questa Milano sia pronta a gestire il peso del pronostico: quando in Coppa Italia si è presentata da pericolo pubblico numero uno, nei quarti Cantù l’ha asfaltata in una maniera tale da non far sembrare la partita nemmeno un derby. La stessa Cantù, occhio, che da stasera sarà avversaria in un quarto di finale che rischia di essere più complicato del previsto, per caratteristiche di gioco e per pressione da sostenere.
Peraltro Milano non si presenta ai playoff da dominatrice della stagione regolare: per la prima volta dopo cinque anni la testa avanti l’ha messa un’altra squadra, la Reyer Venezia campione d’italia in carica. Il che, al netto delle fatiche milanesi in Eurolega, indica che forse al «grande favorita» che accompagna Milano bisognerebbe togliere almeno la parola «grande»: la squadra di De Raffaele arriva all’appuntamento in perfetta forma, solida, rodata, qualificata in ogni ruolo e ancora affamata di vittoria. E, particolare non trascurabile, con la possibilità di giocarsi le belle in casa, nell’umidità del Taliercio. E tra meno di un mese questo potrebbe essere un vantaggio non da poco.
E Milano come ci arriva ai playoff? «Pronta, perché i ragazzi hanno lavorato bene e ne- gli ultimi due mesi, pur continuando a giocare gare impegnative, si sono preparati per questo momento». Simone Pianigiani, coach biancorosso, è ottimista: «Siamo pronti mentalmente a giocare una serie lunga, sappiamo che Cantù ha i mezzi per vincere contro chiunque ma siamo pronti anche a vincere sul loro campo». Che Cantù sia squadra imprevedibile lo sa anche Marco Sodini, uno degli allenatori rivelazione della stagione: «Noi corriamo tanto e se siamo liberi di testa possiamo essere pericolosi per tutti. La qualificazione dipende da noi ma dipende soprattutto da Milano». La chiave: come fermare Charles Thomas, che in Coppa Italia ha fatto a brandelli la difesa (difesa?) milanese.
Cantù è solo il primo ostacolo: stasera debutta anche l’altro quarto del Trofeo Lombardia, la rivelazione Brescia contro Varese dell’allenatore dell’anno Attilio Caja. Per Milano arrivare ad affrontare una di queste due sarebbe già un bel passo verso il pronostico. Il solito pronostico.