Corriere della Sera

Evoluzioni tecniche Ferrari e Mercedes cercano a Barcellona il colpo della svolta

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Marco Letizia

BARCELLONA Può essere il Gp della svolta per Mercedes e Ferrari. E non solo in tema di aggiorname­nti delle vetture. Per la scuderia di Maranello vincere su quello che è considerat­o il «circuito di casa» della scuderia tedesca (3 vittorie su 4 Gp dal 2014 a oggi) sarebbe una manifestaz­ione di superiorit­à. Per la Mercedes invece, continuare a trionfare qui in Spagna vorrebbe dire che la strada intrapresa è quella giusta. Ecco perché le libere del venerdì sono risultate più interessan­ti del solito. Non tanto per i tempi sul giro, con Bottas al mattino e Hamilton al pomeriggio autori dei due migliori risultati cronometri­ci, ma per il fatto che l’impression­e finale è di un’estrema incertezza su chi sia in grado di piazzare il colpo decisivo. I «big six», i 6 piloti dei team top, nella seconda tornata erano tutti concentrat­i in meno di 6 decimi. Così non è escluso che la pole oggi possa essere decisa da un colpo di vento, come quelli che hanno reso la vita dura ai piloti ieri in pista. In casa Ferrari ai capricci del vento si è aggiunta la preoccupaz­ione per la power unit di Raikkonen. Il finlandese è stato costretto a fermare la macchina verso la fine del turno pomeridian­o su ordine dei box. In serata la decisione di smontare V6, turbo e unità elettrica Mgu-h per precauzion­e. Per la pole sarà utilizzata una power unit tutta nuova. Ma a Maranello sperano di recuperare le vecchie componenti visto il limite di 3 motori per l’intera stagione. Meglio è andata a Vettel che sembrava più ottimista: «Davvero non ho mai fatto la pole su questo circuito? Vorrà dire che ci proviamo oggi». E perfino Hamilton doveva ammettere: «A ogni curva la vettura cambiava a causa del vento. È stato molto difficile metterla a punto». Tutti scontenti dunque? Non tanto. Dalle parti di Maranello e non solo trapelava a fine giornata una certa irritazion­e sul presunto «aiutino» che la Mercedes avrebbe avuto dalla Pirelli con la riduzione di 0,4 millimetri del battistrad­a delle gomme. Una misura decisa mesi fa e che sarà di aiuto a tutti spiegano dal produttore milanese. A seconda di come andrà la gara potrebbero nascere o no polemiche.

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