Marco Ranzani «Allora passo alla Levante»

Al Marco Ranzani di Cantù ’sta storia della Porsche Cayenne ibrida non «vaaaaaaaa tanto bene». Il dj Albertino — che ha interpretato il personaggio su Radio Deejay e l’ha fatto diventare anche una stella televisiva con Zelig — dà voce al ricco imprenditore brianzolo, proprietario della Ranzani Mobili di Cantù, noto per le sparate contro i baaarboni e per la pretesa di spendere «almeno 100.000 euro tutti i sabati al Media World». Green? Educati? Parsimoniosi? «Ragazzi, è la fine del mio matrimonio coi Suv, qui c’è una causa di separazione», risponde il dj, recitando la perplessità della sua creatura. «Come perché? Risparmiare è una cosa da baaarboni!». Non è che la Cayenne ibrida sia a buon mercato, questo il Marco Ranzani lo sa. Ma sa anche che prendere le distanze dalla benzina (pur non essendo ancora un addio) fa rallentare la giostra degli euro alla stazione di servizio. Va in crisi un modo di stare al mondo. «Io mi do da fare tutti i giorni per spendere, non ci devono essere vie di mezzo tra il Marco Ranzani e i baaarboni», rincara la dose in terza persona. Insomma, la Cayenne vera è quella, grintosa, da «210 all’ora per le strade di Cantù, nella foto sfocata degli autovelox della polizia». Semmai il problema è questo: «Una brutta foto della cosa più importante che ho, la mia Turbo!». E a questo punto Albertino fa un passo avanti. «Il Marco Ranzani (l’articolo il è prefisso inevitabile da quelle parti, ndr) è lo stereotipo di chi vuole dimostrare che ha il grano, i dané, i soldi, e per questo spende e spande. La parola “risparmio” non esiste. Con l’aria che tira il Marco Ranzani potrebbe traslocare sulla Maserati Levante o sulla Lamborghini Urus, ma potrebbe anche rimanere fedele alla classica Cayenne Turbo, oookey?». Albertino non la pensa come l’amico spaccone. «Ben vengano i Suv ibridi: la riduzione dell’impatto, per tutti i tipi di auto, è in sintonia con il nostro tempo. Sono favorevole, mi piacciono molto». E speriamo che il Marco Ranzani non l’abbia sentito.