Il Concentrato
Per testimoniare il livello di «massima concentrazione» con cui si lavora intorno al tavolo più pazzo del mondo, quello della trattativa Sito-ruspa, il maggiorente grillino Danilo Toninelli ha postato una foto di se stesso. Salta immediatamente agli occhi la differenza fra Toninelli e Clint Eastwood. Del pistolero di Sergio Leone si diceva che avesse due espressioni: una con il cappello e una senza. Toninelli ha soltanto quella senza il cappello. Lo sguardo laterale, che per lui è sintomo di «massima concentrazione», agli scribacchini dei Poteri Forti ma sempre più Corti suggerisce stupore misto a perplessità, come se nella stanza dove si danno i numeri (del contratto) fosse appena entrato Draghi sventolando una cambiale di 250 miliardi.
Ma è inutile perdersi in questi distinguo da banchieri. Grazie alla pervasività dei social, lo sguardo alla Toninelli promette di diventare il manifesto seduttivo dell’estate. Gli anziani playboy della Riviera, ancora in attività a causa della legge Fornero, lo useranno per convincere le bionde creditrici nordeuropee a cancellarci il debito o almeno a convertirlo in piadine. Pare che Claudia Schiffer ne sia rimasta talmente affascinata da accettare il ruolo di premier in staffetta con Pupo. «Il Concentrato di Toninelli»: sembra il titolo di un quadro. O il nome di una spremuta. Quanto vorrei che quello sguardo fosse renziano o berlusconiano. Potrei fargli la linguaccia senza sentirmi un disfattista.