Trump e i migranti: «Arrivano animali»
La portavoce: «Si riferiva a gang criminali». Invito a Kim: rinunci all’atomica e lo difendiamo noi
Un’offerta alla Germania: cancellate il progetto del gasdotto Nord Stream 2 e troveremo un accordo commerciale su tutto il resto. Un attacco al governo messicano: «Non sta facendo nulla per noi, non ci aiuta a frenare gli “animali” che entrano nel nostro Paese». E, infine, una rassicurazione a Kim Jong-un: «Se rinuncia alle armi nucleari lo proteggiamo noi».
Tipica giornata alla Donald Trump, ieri. Il presidente americano ha sparigliato su diversi fronti. In simultanea. Il Wall Street Journal riporta la notizia di uno scambio proposto da «The Donald» alla Cancelliera tedesca, durante l’incontro a Washington il 27 aprile scorso. «Trump vuole
Ci sono individui che cercano di entrare negli Usa: non potete immaginare quanto siano cattivi. Non sono persone ma animali
bloccare Nord Stream 2 per poter vendere gas liquefatto all’europa, passando per la Germania» ha raccontato una fonte tedesca al quotidiano americano. Il tracciato del gasdotto taglia fuori l’ucraina e collega direttamente la Russia alla Germania. I lavori sono cominciati questa settimana a cura di Gazprom.
Secondo altre fonti, invece, Trump ha espresso «contrarietà» alla costruzione di North Stream 2, ma senza un collegamento alla trattativa in corso sui dazi applicati all’import di acciaio e di alluminio.
Angela Merkel, a margine del summit europeo a Sofia, ha dichiarato che «la Ue è pronta a offrire una cooperazione più stretta agli Stati Uniti nel settore energetico», ma non ha sconfessato il prostanno getto di Gazprom. A questo punto la Cancelliera discuterà il dossier oggi a Mosca, nell’incontro con Vladimir Putin. Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha commentato: «Gli americani compiendo un rozzo tentativo per boicottare un progetto internazionale di grande importanza per la sicurezza energetica». Particolare non secondario: il gas americano costa il 20% in più di quello russo.
Sul versante interno, il presidente americano è tornato a concentrarsi sull’immigrazione. Mercoledì 16 maggio ha ospitato alla Casa Bianca una riunione con sindaci, sceriffi e parlamentari della California. Tutti repubblicani. Un’ora di attacchi durissimi alla legislazione e alla classe politica del Golden State, guidato dal governatore democratico Jerry Brown. Trump ha tirato le somme in questo modo: «Ci sono degli individui che entrano nel Paese o cercano di entrare, perché ne stiamo fermando molti di loro… Non potete immaginare quanto siano cattivi. Questi non sono persone. Sono animali. E noi li stiamo buttando fuori dal Paese a un ritmo mai visto prima. Le leggi, però, sono deboli. Noi li prendiamo, li portiamo fuori e loro ritornano. Tutto ciò è folle. E il Messico non ci aiuta, non sta facendo nulla».
Le frasi di «The Donald» hanno suscitato un’altra ondata polemica, poi in serata la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha precisato che «il presidente non si riferiva ai migranti in generale, ma chiaramente ai componenti della gang sanguinaria MS-13».