Auto elettrica, corsa al litio per le batterie La Cina compra in Cile
Se il futuro è dell’auto elettrica, la corsa dei produttori automobilistici per accaparrarsi il litio — la materia prima essenziale per produrre le batterie — è già cominciata. Con due colpi nella ultime ore: la cinese Tianqi Lithium ha sborsato 4,07 miliardi di dollari per il 24% nel gruppo cileno SQM, secondo produttore globale di litio; mentre Tesla ha chiuso un accordo triennale di 3 anni con il gruppo minerario australiano Kidman Resources.
La mossa cinese in Cile parte dal Canada, dove Nutrien, il gigante agroalimentare nato l’anno scorso dalla fusione tra Potashcorp e Agrium, è stato costretto dall’antitrust cinese e indiana a cedere la quota nelle miniere cilene per ottenere il via libera nei fertilizzanti.
Goldman Sachs prevede che la domanda di litio quadruplicherà entro il 2025, ma dopo che il prezzo l’anno scorso è raddoppiato, un report di Morgan Stanley stima una caduta delle quotazioni del 45% entro il 2021, a causa dell’aumento della produzione dal 2019. Con in tasca il 24% di SQM, Tianqi, che sta inoltre costruendo in Australia la fabbrica di lavorazione del minerale più grande del mondo, diventa un giocatore di primo piano sul mercato globale. Una scelta anticipata dagli investitori, che hanno fatto salire il titolo di oltre il 500% sul listino di Shenzen negli ultimi 5 anni, calcola il Financial Times. Dietro l’operazione, secondo indiscrezioni del giornale cileno La Tercera, avrebbe giocato un ruolo anche il governo di Pechino, che avrebbe dato ordine alle compagnie interessate al litio - si è parlato di 4 gruppi cinesi - di coordinare gli sforzi per battere la concorrenza. Lo Stato cinese è infatti il primo acquirente mondiale di minerale, essendo il più grande mercato mondiale per le auto elettriche e il presidente Xi Jinping punta a dominare l’industria entro il 2025.
Quanto a Tesla, per far scattare l’accordo di fornitura del litio australiano a prezzo fisso, dovrà attendere l’avvio della produzione del progetto di Kidman nell’australia occidentale in joint venture con SQM. Non è la prima volta che Tesla firma accordi diretti di fornitura del metallo Nel 2015 la casa guidata da Elon Musk, che usa batterie prodotte da Panasonic, ha chiuso un’intesa con Pure Energy Minerals che sta sviluppando un progetto in Nevada.