La commedia di Alba folgorata dalla Madonna
Al centro, la cantante francese Camille Dalmai danza con altri ballerini e musicisti sul tappeto rosso
Lucia fa la geometra in provincia, campa facendo rilievi catastali, ha una figlia a carico e un fidanzato (Elio Germano) di cui non sa bene cosa fare. E un’insoddisfazione latente che, un giorno, prende le sembianze, molto reali di una Madonna. Capace di spingerla a fare le scelte che continuava a rimandare. «Bisogna dire la verità Lucia, la vita è corta», la sprona. Nella commedia di Gianni Zanasi Troppa grazia, premiato ieri Quinzaine des réalisateurs con il Label Europa Cinema, ha il volto, incredulo e divertito, di Alba Rohrwacher. «Nella sua incoerenza e irrealtà, il suo percorso è coerente», racconta l’attrice, qui in gara anche nel concorso ufficiale con Lazzaro felice della sorella Alba. «Non è un film su una donna che vede la Madonna, il realismo magico non c’entra — avverte Zanasi ciò che accade è tutto dentro Lucia. Ci illudiamo di sapere tutto e non lasciamo più spazio al mistero». Il regista ha chiesto di giocare anche sui toni brillanti. «Vengo identificata come una pesante — scherza Alba —, al contrario Gianni ha messo in luce aspetti diversi dal solito».