Buffon L’ultima tentazione
Saluta la Juve con affetto e la Nazionale con qualche tensione ma non il calcio: qui bisogna aspettare «Quindici giorni fa pensavo di smettere , ma mi sono arrivate proposte molto stimolanti» Il Psg gli offre 8 milioni a stagione per due anni
TORINO Au revoir Juventus. C’è il Psg, in primissima fila, con il Liverpool sullo sfondo, dietro l’addio «in differita» di Gigi Buffon. C’è soprattutto un’ offerta principesca, con un biennale da 8 milioni a stagione. Il capitano della Juventus dopo 17 anni dice addio alla Signora e anche alla Nazionale, sbattendo a sorpresa la porta azzurra. Ma non dà l’addio al calcio: «Fino a quindici giorni fa era risaputo che avrei smesso. Ma sono arrivate delle proposte per delle sfide stimolanti. Domani sarà la mia ultima partita con la Juventus e sono giorni densi di emozioni. La prossima settimana prenderò la decisione definitiva, che sarà quella di seguire ciò che urlano la mia indole e la mia natura».
Difficile pensare che l’indole di Super Gigi faccia la ola
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Se continuo lo faccio per lottare ancora per grandi traguardi È l’unico modo in cui concepisco lo sport: sono un animale da gara
per un lavoro dietro la scrivania, anche se il presidente Agnelli ha rilanciato alla grande: per il capitano è pronto un piano di apprendistato e formazione con la Juventus per «capire come funziona la società a 360° e da lì prendere la decisione giusta». Buffon quindi potrebbe mettersi a studiare da presidente del futuro. Ma adesso il richiamo della foresta è forte. E di altissimo livello: «Se continuo — sottolinea il portiere — lo faccio con l’ambizione di lottare ancora per grandi traguardi. Questo è poco ma sicuro, perché è l’unico modo in cui concepisco lo sport. Ma ci sono tante riflessioni da fare, senza lasciarmi condizionare dall’impeto del momento. Non sono uno che vuole finire in chissà quale campionato di quarta fascia. Io sono un animale da competizione».
Il Psg, attraverso Claude Blanc ex a.d. della Juve, garantirebbe a Buffon di lottare per la Champions, assieme a un ingaggio doppio rispetto a quello attuale, con un contratto biennale da 8 milioni all’anno, lo stesso di Marco Verratti: un’offerta inaspettata e molto difficile da rifiutare a 40 anni. Oltre ad essere un’operazione di marketing in linea con la volontà della proprietà qatariota di mostrare il Psg al mondo, l’operazione avrebbe senso anche dal punto di vista tecnico. Buffon non è più un portiere da 50 partite, ma potrebbe fare da chioccia ad Areola, portiere franco-filippino di 25 anni, giocando le partite più importanti, tra cui quelle europee, a caccia di quella Champions che ancora gli manca. Non prima di aver scontato la squalifica che arriverà dalla Uefa per l’espulsione e per le dichiarazioni scomposte dopo Real Madrid- Juve: «Una squalifica penso che sia giusta — riflette Buffon —. È evidente che io abbia trasceso e sono dispiaciuto di aver offeso l’arbitro. Già dopo due giorni lo avrei abbracciato per chiedergli scusa».
Diavolo d’un Gigi, capace di stupire, di stupirsi. Di emozionare ed emozionarsi, assieme ad Agnelli e con Chiellini, prossimo capitano della Juve, commosso in platea. «La mia paura era quella di arrivare alla fine dell’avventura da giocatore sopportato o che ha fuso il motore. Posso dire che non è così e sono orgoglioso di aver potuto esprimere il meglio fino a 40 anni, finendo con altri due trofei, quindi nel migliore dei modi. Sono sereno e felice, perché non era così scontato. E il sentimento prevalente che provo è quella della gratitudine». L’orgoglio del campione non è ancora andato in pensione. E sogna nuove sfide. Sotto una Torre Eiffel placcata d’oro.
d Una squalifica dopo Madrid penso sia giusta Mi dispiace aver offeso l’arbitro: dopo due giorni lo avrei abbracciato
Agnelli rilancia
Se il portiere smette il presidente gli farà studiare la società per un ruolo futuro