Mediapro ricorre Malagò è stanco «Nuovo capitolo della telenovela»
«È il nuovo capitolo di una telenovela che ben conoscete». Giovanni Malagò (foto) fatica a trattenere il fastidio per l’ultima mossa di Mediapro: il gruppo spagnolo, che si è aggiudicato i diritti tv del campionato, ha notificato mercoledì un ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento della delibera dell’agcm che di fatto delimita il suo campo d’azione. Poiché la decisione del Tribunale di Milano (a cui oggi i catalani presenteranno reclamo) si è ispirata in gran parte alla delibera dell’antitrust, Jaume Roures intende invalidarla per avere più chance in appello in sede civile. I presidenti seguono l’evoluzione della vicenda sperando che il 22 Mediapro esibisca le garanzie finanziarie. Escluso che vengano presentate fideiussioni da 1,2 miliardi, gli spagnoli proporranno il versamento come conguaglio di 180 milioni. «Continuo a sollecitare l’arrivo delle garanzie, così da sistemare tutto. Altrimenti martedì bisognerà prendere una decisione» aggiunge Malagò. Ovviamente i club devono pensare a piani alternativi nel caso in cui il 22 l’assemblea decida di risolvere il contratto con Mediapro. Ecco perché oggi in commissione diritti tv con Infront si valuteranno pro e contro di un terzo bando o del canale. Il presidente del Coni auspica che la Lega di A studi un nome alternativo ad Abete come candidato federale. «Mi stupirei se restasse passiva».