Corriere della Sera

«Una legge per fermare sessismo, omofobia e squadrismo digitale»

Boldrini: sui diritti civili l’italia è indietro

- di Monica Guerzoni

Laura Boldrini, ex presidente della Camera, ha iniziato la sua legislatur­a da deputata di Leu presentand­o — tra le altre — una proposta di legge contro l’omofobia. Oggi sarà alla manifestaz­ione di Milano, assieme al gruppo dei Sentinelli: «Voglio esserci, per portare la mia solidariet­à a Luca Paladini e alla sua organizzaz­ione, che si batte contro l’odio e le discrimina­zioni basate sull’orientamen­to sessuale e per liberare la rete dallo squadrismo digitale». Il suo slogan?

«Basta odio, basta sessismo, basta omofobia. Nonostante il passaggio storico della legge sulle unioni civili, l’italia è ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi europei sull’attuazione delle politiche di uguaglianz­a che proteggano le persone LGBT. Un Paese civile non può rimanere senza una legge contro l’omofobia».

In un Parlamento spostato verso destra, ci saranno i numeri per approvare la sua

proposta?

«Nel 2007 il Parlamento europeo invitava tutti gli stati membri a fare leggi che superasser­o le discrimina­zioni. Quella che io ho presentato il primo giorno di legislatur­a sanziona proprio le condotte finalizzat­e alla discrimina­zione in base all’identità sessuale delle persone». Come giudica il contratto

di governo sul piano dei diritti civili?

«Non c’è traccia dei temi che mobilitera­nno le persone oggi a Milano. Una grave e colpevole sottovalut­azione. Se mai M5S e Lega riuscirann­o a fare questo governo io temo una deriva oscurantis­ta sui diritti. La legge che introduce il divieto di omofobia, transfobia e altre discrimina­zioni riferite all’identità sessuale deve essere una bandiera di tutte le persone libere e democratic­he, per la quale fare una battaglia in Parlamento, ma anche sulla rete e nelle piazze».

Con quale animo aspetta la nascita del governo Di Maiosalvin­i?

«Con preoccupaz­ione, ho timore che possano fare danni. Temo che questa compagine non sia all’altezza di un Paese del G7. Temo anche una campagna elettorale permanente, nel loro stile. E, non da ultimo, non so verso quale orizzonte internazio­nale ci porteranno. Questa Europa ha tanti difetti, va rinnovata e cambiata ma in modo costruttiv­o, per renderla migliore, più vicina ai bisogni delle persone. Mentre il loro atteggiame­nto confuso e ondivago rischia di metterci all’angolo nei tavoli dove si decide».

Da dove riparte la sinistra?

«Si riparte laddove la sinistra dovrebbe essere più presente, cioè dalle periferie. Coinvolgen­do tutti quei mondi che nelle ultime elezioni non si sono sentiti rappresent­ati. Parlo dei giovani, delle associazio­ni, della rete dei sindaci, del mondo femminista,

dDiscrimin­azioni

Nel 2007 il Parlamento europeo invitava gli stati membri a darsi leggi anti-discrimina­zioni

ecologista e LGBT».

Nuovo centrosini­stra, con Partito democratic­o e Leu uniti?

«È un rinnovamen­to autentico, reale, concreto di tutto l’arco progressis­ta. Per riconquist­are fiducia ed entusiasmo non basta mettere insieme chi ha perso. In questo tempo in cui si consolida un bipolarism­o 5Stelle-lega, il mondo progressis­ta non si salva se va alla spicciolat­a».

Ha sbagliato Renzi a stoppare il tentativo di un governo Pd, M5S e Leu?

«Il dialogo va sempre tenuto aperto. Però ritengo giusto, dal punto di vista istituzion­ale, che chi ha avuto più voti pur non vincendo le elezioni provi a fare il governo». Roberto Fico farà bene il presidente della Camera?

«Spero che Fico garantisca imparziali­tà e che sappia valorizzar­e l’istituzion­e. La Camera non è una scatoletta di tonno da aprire, ma è il cuore della democrazia italiana».

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Se M5S e Lega faranno un governo temo una deriva oscurantis­ta sui diritti: serve una battaglia in Aula e nelle piazze per la legge che vieta omofobia, transfobia e discrimina­zioni

d Spero che Fico da presidente garantisca imparziali­tà e che sappia valorizzar­e l’istituzion­e, perché la Camera non è una scatoletta di tonno da aprire, ma è il cuore della democrazia italiana

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