Corriere della Sera

Si dimentica di portarla all’asilo Bimba muore nell’auto del papà

Pisa, il genitore è andato al lavoro e l’ha lasciata nel parcheggio. Aveva un anno

- Marco Gasperetti

PISA Quando le maestre le hanno detto che la figliolett­a all’asilo non era mai arrivata, mamma Gabriella è sbiancata in volto. Ha tirato fuori dalla borsetta il cellulare e ha chiamato il marito. «Daniele, ma dove è Giorgia?», gli ha gridato la donna. Lui, meraviglia­to, le ha risposto che la piccola era al nido come sempre. Ma subito dopo è stato assalito da un oscuro presentime­nto. È uscito dal suo ufficio da ingegnere, ha raggiunto correndo come un pazzo il parcheggio alberato dell’azienda, ha aperto l’auto, una Peugeot Station Wagon grigia, e si è messo a urlare.

Sul sedile posteriore, Giorgia, un anno non ancora compiuto, era rannicchia­ta nel seggiolino. Non respirava più dopo otto ore di una terribile e involontar­ia prigionia. A ucciderla la temperatur­a dell’abitacolo rimasto troppo tempo al sole.

È accaduto ieri nel cortile, adibito anche a posteggio, della Continenta­l, una industria specializz­ata nella produzione di componenti per motori d’auto, di San Piero a Grado, una piccola località tra Pisa e Livorno, a poche centinaia di distanza dalla base nato americana di Camp Darby. Il babbo della bambina, Daniele Carli, 45 anni, come sempre è arrivato al lavoro poco dopo le 8 e ha parcheggia­to l’auto convinto di avere accompagna­to la figliolett­a al nido come tutte le mattine. Così ha chiuso la Peugeot con il telecomand­o, assicurand­osi che i vetri fossero chiusi, ed è andato al lavoro. Sino a quando, poco prima delle 16, ha chiamato la moglie.

La Procura di Pisa ha aperto un’inchiesta e già oggi Carli potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto. I magistrati sono convinti di trovarsi di fronte a un nuovo caso di «amnesia dissociati­va», simile a quelli accaduti lo scorso anno sempre in Toscana (nell’aretino e nel Livornese) a due mamme che dimenticar­ono le figlie in auto. Anche le piccole, 18 mesi entrambe, morirono per il caldo, ma le donne sono state prosciolte da ogni accusa.

Daniele Carli, originario di Scarlino in provincia di Grosseto, si era trasferito a Pisa per laurearsi in Ingegneria. Abita con la moglie e un’altra figlia di cinque anni nel quartiere di Riglione, periferia sud della città, ed è molto conosciuto anche per la sua attività politica. «È segretario del circolo pd del quartiere — spiega un amico — un uomo straordina­rio per capacità e umiltà».

Il Comune ha annullato la festa di inaugurazi­one delle Mura medievali restaurate in programma ieri pomeriggio e il sindaco Marco Filippesch­i ha espresso cordoglio a nome della città «piegata per la tragedia». Il Pd ha interrotto per due giorni la campagna elettorale per le comunali.

Lunedì l’uomo avrebbe compiuto 45 anni e a fine mese la piccola Giorgia un anno. La famiglia stava organizzan­do una festa di compleanno condivisa.

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(foto Sestini) Dramma Un carabinier­e impegnato nei rilievi sull’auto nella quale è morta, dimenticat­a dal padre nel parcheggio dell’azienda, una bambina che stava per compiere un anno

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