«Il bene possibile» secondo Gabriele Nissim Presentazione a Milano
«Santi ed eroi esistono solo nella fantasia, mentre è stimolante scoprire che uomini normali, con gli stessi nostri difetti, sono stati capaci di compiere atti di coraggio in modo sorprendente e inaspettato». Lo scrive nel suo volume più recente, Il bene possibile. Essere Giusti nel proprio tempo (Utet), Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, la onlus che si occupa della ricerca di figure di Giusti e della loro divulgazione. Il termine Giusto, tratto dal passo della Bibbia «chi salva una vita salva il mondo intero», è attribuito per la prima volta in Israele a chi ha salvato gli ebrei dalla persecuzione nazista. Viene poi ripreso per chi ha cercato di impedire i genocidi, di difendere i diritti umani in situazioni estreme oppure lotta contro il negazionismo. Tra gli esempi, il colonnello sovietico Stanislav Petrov, che scongiurò una guerra atomica con gli Stati Uniti a costo di inimicarsi il suo Paese, o Hamadi ben Abdesslem, la guida tunisina che, durante un attacco al Museo del Bardo, salvò un gruppo di italiani. Nissim racconta queste e altre storie nel libro, che sarà presentato dopodomani al Teatro Franco Parenti di Milano (ore 19.30, via Pier Lombardo 14, tel. 0259995206, biglietteria@teatrofrancoparenti.it). Interverranno Salvatore Natoli e Massimo Recalcati; letture di Andrée Ruth Shammah; intermezzi musicali del gruppo Klezmorim del Conservatorio di Milano. (a. ras.)