Le vie del multiculturalismo contro il ritorno dei pregiudizi
E Bmw Italia premia le migliori riflessioni sul dialogo
Ibridazioni. Connessioni». Potrebbe sembrare un titolo un po’ duro da buttare giù. Invece, disegna benissimo il senso della «Quinta giornata interculturale Bicocca», in programma il 23 maggio a Milano nell’aula magna dell’università che prende il nome dal quartiere che la ospita. Da vent’anni esatti. «Ibridazioni è anche una felice intuizione della direttrice scientifica del convegno, e si presta sia se si parla di persone, sia di motori pronti a condurci in un futuro elettrico», spiega Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, partner, con l’università degli studi Milano-bicocca, della giornata dedicata al pensiero pedagogico interculturale. Tra «Periferie, antirazzismi e ricerca di dialoghi possibili»: come da sottotitolo.
«Con pedagogia interculturale, ci riferiamo ad un settore della disciplina umanistica indirizzata a una scuola che, per usi, costumi, lingua e religione, non è più monoculturale dopo il fenomeno dei flussi migratori degli ultimi anni», ricorda Mariangela Giusti, ideatrice e direttrice scientifica del convegno. E soprattutto grande esperta di culture che si evolvono contaminandosi e dando origine a ibridazioni che arricchiscono i patrimoni culturali di tutti.
«La scuola italiana, non solo s’è accorta di tutto questo, ma ha anche fatto un passo in avanti rispetto all’approccio assimilativo degli istituti tedeschi o francesi: per esempio, rispettando le cosiddette ”biografie linguistiche” degli alunni figli di immigrati, non è stato dimenticato il diritto a non abbandonare la lingua d’origine», ricorda Giusti.
Una seria attenzione alle differenze è sottolineata anche da Solero, il quale, citando Bill Mcandrews, vice president Communications Strategy Corporate del brand tedesco, osserva come, nella sola Germania, più di 90 mila dipendenti della Casa automobilistica provengano da 118 nazioni e lavorino fianco a fianco, ognuno con il proprio bagaglio culturale e la propria lingua.
Ma che non siano solo rose e fiori, è risaputo. «Prof, dovrebbe leggere che cosa circola in Rete: ripetono spesso i miei studenti», dice Giusti. «Purtroppo è vero, la rivendicazione della razza è entrata di prepotenza nel linguaggio di questi ultimi mesi: per questo, abbiamo deciso di invitare un genetista, Francesco Cavalli-sforza, a parlare di genetica umana tra migrazioni e antirazzismo». Anche i fatti di cronaca incidono sulla educazione dei giovani: «L’idea di ospitare un giornalista come Ezio Mauro, che parlasse — dopo ciò che è accaduto a Macerata nei mesi scorsi — del Fantasma dell’uomo bianco, nasce proprio dai temi trattati nelle cronache dei giornali», aggiunge la direttrice scientifica.
Il secondo ospite «esterno» è l’attore Neri Marcorè, autore di un talk, «Siamo allievi del mondo», nel quale parlerà di ansie e speranze del presente attraverso letteratura, arte e canzone d’autore. Nel pomeriggio, quattro relazioni su nove affronteranno il tema dei «Minori stranieri non accompagnati».
Cosa resta alla fine della Giornata? Potremo farcene un’idea leggendo su www.specialmente.bmw.it, canale di Bmw Italia dedicato al sociale, i pensieri interculturali in 300 parole realizzati dagli studenti della Bicocca. Per cinque di loro, Bmw Italia ha deciso di mettere a disposizione cinque borse di studio del valore di mille euro ciascuna. «È un’iniziativa che si ispira al Premio per l’apprendimento culturale organizzato dall’alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (Unaoc), e del quale, dallo scorso 2011, Bmw Group è partner», conclude Solero.