Corriere della Sera

La Lega aspetta le garanzie di Mediapro C’è tensione

- Monica Colombo

Dopo una lunga serie di ricorsi, lettere e diffide la battaglia dei diritti tv si avvia all’atto finale. Martedì in assemblea i presidenti dovranno decidere se le garanzie di Mediapro saranno sufficient­i per proseguire il matrimonio oppure se la rescission­e del contratto sia inevitabil­e. Jaume Roures metterà sul piatto un anticipo di 186 milioni e la certificaz­ione del patrimonio netto — da 1,1 miliardi, visibile quando si completerà l’acquisizio­ne del 53% da parte di Orient Hontai — . In alternativ­a Mediapro offrirà la visibilità del patrimonio di Imagina, la holding che ne detiene il controllo. Se le garanzie soddisfera­nno i club (la Roma in una nota agli investitor­i spiega che la querelle «rischia di compromett­ere la continuità aziendale»), lo sbocco naturale sarà il canale. In caso di rottura, gli spagnoli faranno causa alla Lega, non intendendo tornare in gioco né come operatore né come partner per il canale. A quel punto i club potrebbero lavorare a un terzo bando o avviare trattative private. In corsa restano Sky e Perform, le cui offerte garantireb­bero 900 milioni. E Mediaset? Nei mesi scorsi dopo aver dichiarato di voler avere «un approccio opportunis­tico», sembra intenziona­ta a non partecipar­e all’asta, preferendo la via del canale per il revenue sharing (divisione dei guadagni). La strada per definire la questione diritti tv appare comunque tormentata, si può scommetter­e ci saranno altre sorprese.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy