Sarri prende tempo Adesso c’è il Chelsea in cima ai suoi pensieri De Laurentiis aspetta
L’ultima cena è stata sobria. Diplomatica e sibillina. Brindisi e ringraziamenti per ciò che è stato, non una parola su quello che sarà. Alla destra di Aurelio De Laurentiis era seduto Maurizio Sarri, non in tuta certo. In abito scuro, così come nel mezzo della serata, è apparsa l’espressione del suo volto mentre il presidente lo incoronava scultore della Grande bellezza del Napoli.
L’imbarazzo del comandante acclamato dalla folla è stato quello dell’uomo che ancora non dice se resta o meno. E non dice perché sa di essere l’uomo prescelto da Abramovich per il dopo Conte, ma c’è una piccola variabile: la finale di Fa Cup che domani sera il Chelsea disputa contro il Manchester United. Vincesse la squadra dell’ex allenatore della Juventus, il club ci penserebbe ancora un po’ su prima di mettere in piedi un’operazione da trenta milioni, clausola compresa. Conte è forte di un contratto, De Laurentiis nulla può invece rispetto a chi gli porta sul piatto otto milioni. E, allora, per ora silenzio.
Il presidente del Napoli dribbla così le domande ripetute sul futuro di Sarri: «Vedremo, chi vivrà vedrà», ma sa di non avere più argomenti per convincere il suo allenatore a restare. Gli ha raddoppiato l’ingaggio, gli ha assicurato innesti di qualità, ma non può dargli garanzie evidentemente sulle partenze di qualche top player. E qui il Sarri-pensiero:
Destinazioni
Il tecnico pensa che il ciclo sia finito. Lo vuole anche lo Zenit, ma Londra è la priorità
il ciclo è finito e sarà difficile competere a certi livelli la prossima stagione. Le sirene cinesi sono diventate insistenti sia per Hamsik che per Mertens, mezza Premier vuole Jorginho. E Koulibaly sarebbe per il Napoli la plusvalenza più significativa.
Londra è una destinazione che il tecnico toscano gradi-
sce particolarmente, ma da lui aspetta una risposta anche lo Zenit che gli ha offerto un ingaggio faraonico. La Russia non lo intriga, o meglio, la priorità assoluta sono i Blues dove andrebbe soltanto con una parte del suo staff. Il Chelsea arriva dopo l’exploit di Napoli e su questo Sarri non può far altro che ringraziare De Laurentiis che tre anni fa lo pescò sulla panchina dell’empoli e azzardò la grande scommessa. Ma anche questo devono esserselo detto durante il pranzo chiarificatore di qualche giorno fa. Tant’è che, nonostante i silenzi, il rapporto tra i due è molto più disteso.
Il presidente intensifica i rapporti con eventuali sostituti, Ancelotti in primis ma anche Conte o Emery. Pensa ancora in grande, evidentemente, nonostante i parametri del mercato del Napoli resteranno entro certi limiti. Ma il nuovo progetto avrebbe un termine di due o tre anni. Alla Juventus De Laurentiis lascerà sempre l’ «obbligo» di vincere. E intanto si diverte a stuzzicarla, e a un interlocutore di fede bianconera incontrato durante un convegno a Napoli dice: «Vi siete inventati le seconde squadre per sistemare i calciatori che sottraete con la complicità degli altri club sottoposti alla vostra autorità».