Corriere della Sera

Sarri prende tempo Adesso c’è il Chelsea in cima ai suoi pensieri De Laurentiis aspetta

- Carlos Passerini Monica Scozzafava

L’ultima cena è stata sobria. Diplomatic­a e sibillina. Brindisi e ringraziam­enti per ciò che è stato, non una parola su quello che sarà. Alla destra di Aurelio De Laurentiis era seduto Maurizio Sarri, non in tuta certo. In abito scuro, così come nel mezzo della serata, è apparsa l’espression­e del suo volto mentre il presidente lo incoronava scultore della Grande bellezza del Napoli.

L’imbarazzo del comandante acclamato dalla folla è stato quello dell’uomo che ancora non dice se resta o meno. E non dice perché sa di essere l’uomo prescelto da Abramovich per il dopo Conte, ma c’è una piccola variabile: la finale di Fa Cup che domani sera il Chelsea disputa contro il Manchester United. Vincesse la squadra dell’ex allenatore della Juventus, il club ci penserebbe ancora un po’ su prima di mettere in piedi un’operazione da trenta milioni, clausola compresa. Conte è forte di un contratto, De Laurentiis nulla può invece rispetto a chi gli porta sul piatto otto milioni. E, allora, per ora silenzio.

Il presidente del Napoli dribbla così le domande ripetute sul futuro di Sarri: «Vedremo, chi vivrà vedrà», ma sa di non avere più argomenti per convincere il suo allenatore a restare. Gli ha raddoppiat­o l’ingaggio, gli ha assicurato innesti di qualità, ma non può dargli garanzie evidenteme­nte sulle partenze di qualche top player. E qui il Sarri-pensiero:

Destinazio­ni

Il tecnico pensa che il ciclo sia finito. Lo vuole anche lo Zenit, ma Londra è la priorità

il ciclo è finito e sarà difficile competere a certi livelli la prossima stagione. Le sirene cinesi sono diventate insistenti sia per Hamsik che per Mertens, mezza Premier vuole Jorginho. E Koulibaly sarebbe per il Napoli la plusvalenz­a più significat­iva.

Londra è una destinazio­ne che il tecnico toscano gradi-

sce particolar­mente, ma da lui aspetta una risposta anche lo Zenit che gli ha offerto un ingaggio faraonico. La Russia non lo intriga, o meglio, la priorità assoluta sono i Blues dove andrebbe soltanto con una parte del suo staff. Il Chelsea arriva dopo l’exploit di Napoli e su questo Sarri non può far altro che ringraziar­e De Laurentiis che tre anni fa lo pescò sulla panchina dell’empoli e azzardò la grande scommessa. Ma anche questo devono esserselo detto durante il pranzo chiarifica­tore di qualche giorno fa. Tant’è che, nonostante i silenzi, il rapporto tra i due è molto più disteso.

Il presidente intensific­a i rapporti con eventuali sostituti, Ancelotti in primis ma anche Conte o Emery. Pensa ancora in grande, evidenteme­nte, nonostante i parametri del mercato del Napoli resteranno entro certi limiti. Ma il nuovo progetto avrebbe un termine di due o tre anni. Alla Juventus De Laurentiis lascerà sempre l’ «obbligo» di vincere. E intanto si diverte a stuzzicarl­a, e a un interlocut­ore di fede bianconera incontrato durante un convegno a Napoli dice: «Vi siete inventati le seconde squadre per sistemare i calciatori che sottraete con la complicità degli altri club sottoposti alla vostra autorità».

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(Ansa) Incerto Maurizio Sarri, 59 anni
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