Corriere della Sera

Fognini da applausi, ma Nadal è troppo «L’ho fatto faticare»

- Sergio Torrisi

ROMA Anche se il sogno semifinale è rimasto tale, Fabio Fognini non ci ha messo molto a metabolizz­are la sconfitta contro Nadal. «Sono riuscito a portarlo al limite ed è un piacere sentirlo confermare da lui. Ma Rafa è Rafa, il più forte della storia sulla terra rossa e alla fine è andata così». È comunque soddisfatt­o il numero uno italiano nel post match, piacevolme­nte sorpreso dalla sua settimana al Foro Italico. «Sono sincero, non mi aspettavo un torneo con tante indicazion­i positive — ha chiarito Fognini —. Sono entrato in campo credendo di poter vincere anche questa partita, contro l’avversario più duro da affrontare. Di certo non partivo favorito, ma sul rosso con Nadal non capita a nessuno, neanche a Federer».

È in pace con se stesso, Fabio. In particolar­e per non essersi risparmiat­o neppure quando è stato rallentato, soprattutt­o nel finale di gara, dal ricorrente problema all’adduttore della gamba sinistra. «Ho lasciato tutto sul campo, vado via da Roma a testa alta», ha sottolinea­to il 30 enne tennista ligure prima di tirare polemicame­nte (e per l’ennesima volta) le orecchie agli organizzat­ori. «Hanno deciso di farmi giocare un’altra volta a mezzogiorn­o, per me un orario sbagliato. Meglio non commentare oltre perché ho pensieri veramente negativi che mi girano nella testa», ha concluso Fognini.

Arrivato a due vittorie dall’ottavo titolo degli Internazio­nali Bnl d’italia, Rafa Nadal Epilogo

Nadal e Fognini si stringono la mano alla fine del match (Ansa) pare invece aver trovato ieri sul Centrale del Foro Italico le risposte che cercava in ottica Roland Garros. Messo sotto inizialmen­te da Fognini, il fuoriclass­e spagnolo — che nel primo pomeriggio di oggi affronterà per la 51ª volta in carriera Nole Djokovic — si è via via fatto più aggressivo e sicuro dei suoi colpi, trovando, oltre al passaggio del turno, pure il ritmo partita necessario per fare tanta strada a Parigi. «Ho sbagliato troppo quando avevo il primo set in pugno. A quel punto devi avere la prontezza di fare qualcosa di diverso, non potevo continuare a farmi mettere sotto da fondo da Fabio. Ho sentito il pericolo e agito di conseguenz­a, tutte cose che mi serviranno molto nel prossimo futuro», ha confermato il maiorchino.

Nel programma di oggi si è conquistat­a uno spazio anche Maria Sharapova, a segno dopo oltre tre ore di lotta con Ostapenko. Dall’altra parte del tabellone femminile si sfideranno per un posto in finale la campioness­a in carica Svitolina e Kontaveit.

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