Corriere della Sera

Yamaha malaticcia Rossi, sorrisi forzati Dovi, rinnovo Ducati

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Pasini

LE MANS Dovizioso dà l’annuncio dell’accordo con Ducati fino al 2020 e, già che c’è, chiude pure in testa le libere. Marquez è il solito furbetto sia in pista — dov’è secondo — che fuori, quando dice che «se fossi stato nella Ducati avrei rinnovato con Andrea a gennaio: è l’unico ad andare veloce con quella moto...». I due sorridono rilassati, padroni del Bugatti già dal venerdì. E Rossi? Qui la situazione è molto differente. Trovare sorrisi dalle sue parti non è facile e anche quando ci prova lo fa quasi come autoterapi­a: «Il mio ottimismo è al livello massimo, ma non è che abbia molta scelta: devo esserlo per forza».

Anche ieri, dopo essere stato buon terzo nelle prove, Rossi ha subito avvertito che la piccola impresa dipende non da passi avanti della moto ma esclusivam­ente da fattori esterni: «La moto è uguale a quella di Jerez (dov’è arrivato deludente quinto, ndr). La differenza l’hanno fatta il clima, l’asfalto, la natura della pista. Anche se c’è il sole e fa caldo, questa aria fresca di Le Mans è perfetta per la M1». Valentino parla della sua moto come di un paziente delicato cui basta il minimo refolo per farsi venire la tosse, o qualcosa di peggio. Ma dove puoi andare con una moto cronicamen­te fragile, che ha sempre bisogno della sciarpetta al collo e del termometro sotto l’ascella? «È difficile dire oggi quanto tempo servirà per risolvere i problemi.in Yamaha stanno lavorando e prima della seconda parte della stagione c’è qualche Pensoso Valentino Rossi, 39 anni, non è soddisfatt­o della sua Yamaha (Reuters) giorno di pausa dalla gare che potrebbero essere utili. Io preferirei, però, che riuscisser­o prima».

Succederà qui? Possibile. «Sta andando meglio del previsto, pensavo di soffrire di più. E forse andrà bene anche al Mugello». Ma poi? Arriverà la famosa continuità? «Le Michelin quest’anno sono migliorate — spiega Rossi —.In queste prime gare ho notato minori difficoltà nella seconda parte di gara, ma noi continuiam­o a soffrire più dei nostri avversari. Loro le consumano meno». Oggi in qualifica la missione sarà la solita: stare più avanti possibile per non partire di rincorsa domani. Poi si andrà avanti come sempre, con fiducia e senza rimpianti. Sicuro, almeno a parole, anche quando gli chiedono se, visti i problemi attuali, in marzo avrebbe comunque rinnovato con la Yamaha: «Avevo troppa voglia di continuare a correre, penso che la mia decisione non sarebbe cambiata». È la famosa passione. Ma una moto che va aiuterebbe a tenerla viva.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy