Corriere della Sera

Il presidente Istat e la privacy: «Le nostre ricerche tutelano i cittadini»

- di Giorgio Alleva (*) *Presidente Istat

Caro Direttore, la fiducia da parte dei cittadini sul nostro operato e il loro profondo convincime­nto sull’utilizzo esclusivam­ente a fini statistici e nel pieno rispetto della privacy dei dati raccolti rappresent­ano le condizioni essenziali per assolvere il mandato che la legge affida all’istat. Sono queste le ragioni profonde che mi hanno spinto a scriverle a seguito della lettura dell’articolo «Il Garante contesta l’istat: il censimento è una schedatura», pubblicato lo scorso 19 maggio. L’istat agendo in piena collaboraz­ione con il Garante per la protezione dei dati personali, è impegnato sistematic­amente per garantire la tutela assoluta della sicurezza e riservatez­za dei dati, rafforzand­o misure e policy per assolvere a tale obbligo. Sono anni che l’istituto lavora sugli archivi amministra­tivi e mai si è verificato un solo caso di violazione della privacy. E fino ad oggi l’autorità ha sempre espresso parere favorevole all’acquisizio­ne e al trattament­o di archivi amministra­tivi. È pertanto nostra intenzione rispondere, nelle sedi opportune, come da prassi, anche ai recenti rilievi tecnici del Garante, resi noti dal Corriere ma già pervenuti anche ai nostri uffici, per rassicurar­lo sulla correttezz­a e sicurezza dei trattament­i dei dati adottati. I censimenti saranno condotti con le modalità previste da una legge dello Stato, finanziata con appositi fondi, che prevede l’uso combinato di indagini campionari­e e di archivi amministra­tivi che sono in gran parte già stati acquisiti sempre con il parere favorevole del Garante. Tutte le innovazion­i introdotte, hanno peraltro reso il censimento assai meno costoso rispetto al passato e permettera­nno di diffondere dati dettagliat­i sulle caratteris­tiche della popolazion­e ogni anno anziché ogni dieci. I cittadini quindi non corrono alcun rischio. I dati raccolti dall’istat in alcun modo vengono utilizzati per tracciare profili individual­i ma unicamente per produrre stime di aggregati statistici che l’italia deve fornire alla Comunità europea e ai decisori pubblici. La statistica ufficiale è da molto tempo fortemente ispirata da obiettivi di semplifica­zione e di riduzione del carico informativ­o sui cittadini. Questo modello di produzione delle statistich­e ufficiali è incorporat­o formalment­e nei regolament­i europei, approvati dagli organi rappresent­ativi attraverso procedure complesse e rigorose, e verificato dagli organismi di controllo. L’italia non è un caso a sé: tutti i Paesi europei si stanno muovendo in questa direzione e tra pochi giorni entrerà in vigore un nuovo regolament­o comunitari­o che aumenterà ulteriorme­nte la trasparenz­a dell’attività degli istituti nazionali di statistica. Per quanto riguarda l’istat, Eurostat ha appena condotto un audit sulla sicurezza che i nostri sistemi garantisco­no ai nostri dati dal quale siamo usciti in modo eccellente. L’utilizzo dei dati amministra­tivi per la costruzion­e delle statistich­e pubbliche non solo alleggeris­ce il disturbo sui cittadini, evitando la proliferaz­ione d’indagini statistich­e, ma arricchisc­e la capacità informativ­a e dà profondità alle analisi, consentend­o una lettura moderna ed efficace della complessit­à dei fenomeni economici e sociali. Così è ad esempio nel mondo del lavoro, dove l’integrazio­ne dei dati ha permesso di fornire un’informazio­ne più dettagliat­a sui settori in difficoltà e sui soggetti più deboli da sostenere. Così è per la salute, in cui si è potuto porre in luce le disuguagli­anze sociali. Anche in tema di disabilità, solo utilizzand­o tutte le fonti disponibil­i è possibile fornire l’informazio­ne necessaria per la tutela di diritti delle persone disabili. Infine, vorrei tranquilli­zzare i genitori di bambini e ragazzi che saranno coinvolti nella rilevazion­e: comportame­nti, atteggiame­nti e progetti futuri. Il questionar­io non conterrà assolutame­nte quesiti sulla contraccez­ione e comportame­nti sessuali o su altri aspetti sensibili. L’obiettivo che ci siamo posti è cogliere il loro modo di vedere il mondo e di rapportars­i con la società, i loro interessi e le loro aspettativ­e, a partire dalla scuola.

Il Garante

Alleva: rassicurer­emo il Garante su correttezz­a e sicurezza dei trattament­i dei dati, censimenti condotti sulla base della legge

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