Il presidente Istat e la privacy: «Le nostre ricerche tutelano i cittadini»
Caro Direttore, la fiducia da parte dei cittadini sul nostro operato e il loro profondo convincimento sull’utilizzo esclusivamente a fini statistici e nel pieno rispetto della privacy dei dati raccolti rappresentano le condizioni essenziali per assolvere il mandato che la legge affida all’istat. Sono queste le ragioni profonde che mi hanno spinto a scriverle a seguito della lettura dell’articolo «Il Garante contesta l’istat: il censimento è una schedatura», pubblicato lo scorso 19 maggio. L’istat agendo in piena collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali, è impegnato sistematicamente per garantire la tutela assoluta della sicurezza e riservatezza dei dati, rafforzando misure e policy per assolvere a tale obbligo. Sono anni che l’istituto lavora sugli archivi amministrativi e mai si è verificato un solo caso di violazione della privacy. E fino ad oggi l’autorità ha sempre espresso parere favorevole all’acquisizione e al trattamento di archivi amministrativi. È pertanto nostra intenzione rispondere, nelle sedi opportune, come da prassi, anche ai recenti rilievi tecnici del Garante, resi noti dal Corriere ma già pervenuti anche ai nostri uffici, per rassicurarlo sulla correttezza e sicurezza dei trattamenti dei dati adottati. I censimenti saranno condotti con le modalità previste da una legge dello Stato, finanziata con appositi fondi, che prevede l’uso combinato di indagini campionarie e di archivi amministrativi che sono in gran parte già stati acquisiti sempre con il parere favorevole del Garante. Tutte le innovazioni introdotte, hanno peraltro reso il censimento assai meno costoso rispetto al passato e permetteranno di diffondere dati dettagliati sulle caratteristiche della popolazione ogni anno anziché ogni dieci. I cittadini quindi non corrono alcun rischio. I dati raccolti dall’istat in alcun modo vengono utilizzati per tracciare profili individuali ma unicamente per produrre stime di aggregati statistici che l’italia deve fornire alla Comunità europea e ai decisori pubblici. La statistica ufficiale è da molto tempo fortemente ispirata da obiettivi di semplificazione e di riduzione del carico informativo sui cittadini. Questo modello di produzione delle statistiche ufficiali è incorporato formalmente nei regolamenti europei, approvati dagli organi rappresentativi attraverso procedure complesse e rigorose, e verificato dagli organismi di controllo. L’italia non è un caso a sé: tutti i Paesi europei si stanno muovendo in questa direzione e tra pochi giorni entrerà in vigore un nuovo regolamento comunitario che aumenterà ulteriormente la trasparenza dell’attività degli istituti nazionali di statistica. Per quanto riguarda l’istat, Eurostat ha appena condotto un audit sulla sicurezza che i nostri sistemi garantiscono ai nostri dati dal quale siamo usciti in modo eccellente. L’utilizzo dei dati amministrativi per la costruzione delle statistiche pubbliche non solo alleggerisce il disturbo sui cittadini, evitando la proliferazione d’indagini statistiche, ma arricchisce la capacità informativa e dà profondità alle analisi, consentendo una lettura moderna ed efficace della complessità dei fenomeni economici e sociali. Così è ad esempio nel mondo del lavoro, dove l’integrazione dei dati ha permesso di fornire un’informazione più dettagliata sui settori in difficoltà e sui soggetti più deboli da sostenere. Così è per la salute, in cui si è potuto porre in luce le disuguaglianze sociali. Anche in tema di disabilità, solo utilizzando tutte le fonti disponibili è possibile fornire l’informazione necessaria per la tutela di diritti delle persone disabili. Infine, vorrei tranquillizzare i genitori di bambini e ragazzi che saranno coinvolti nella rilevazione: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri. Il questionario non conterrà assolutamente quesiti sulla contraccezione e comportamenti sessuali o su altri aspetti sensibili. L’obiettivo che ci siamo posti è cogliere il loro modo di vedere il mondo e di rapportarsi con la società, i loro interessi e le loro aspettative, a partire dalla scuola.
Il Garante
Alleva: rassicureremo il Garante su correttezza e sicurezza dei trattamenti dei dati, censimenti condotti sulla base della legge