Dall’aquila a Bagdad, altri 14 cardinali
Le decisioni di Bergoglio. L’elemosiniere Krajewski: «La mia porpora è dei poveri»
«Eminenza» CITTÀ DEL VATICANO si può dire? «Scherza? Quando mi chiamavano “eccellenza” facevo pagare 5 euro per i poveri, adesso almeno 10…». L’arcivescovo Konrad Krajewski, l’elemosiniere di Francesco che i senzatetto chiamano «don Corrado» e la notte gira per Roma con un furgoncino bianco per aiutare chi sta per strada, ha saputo di essere diventato cardinale dalla tv. «Mi stavo preparando per andare in bici a controllare un appartamento per una famiglia di profughi di Aleppo, domani consegniamo le chiavi, e intanto ascoltavo il Regina Coeli, ho sentito il mio nome…questo è il pontificato delle sorprese, ma la porpora non è per me: penso che il Papa abbia voluto darla ai poveri, agli scartati, sono loro ad essere importanti…».
Per tutti, ieri, è stato così. Francesco ha annunciato a sorpresa un concistoro, il quinto del suo pontificato, il 29 giugno: con la «creazione» di 14 cardinali, 11 elettori in un eventuale conclave più tre ultraottantenni. E le sorprese abbondano.
Il patriarca caldeo di Bagdad, Louis Raphaël I Sako, parla di una nomina «per la Chiesa in Iraq e per l’iraq», un segnale di attenzione come la porpora nel 2016 al nunzio in Sira. Altrettanto significativo, tra i nuovi elettori, il nome di Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi, in Pakistan. Nella Curia era atteso che divenisse cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, ma la sorpresa è Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato: non è mai accaduto che il Sostituto fosse cardinale, e per questo si parla di una prossima nomina a prefetto della Congregazione dei Santi, anche
se Becciu è pure delegato presso l’ Ordine di Malta. Anche Roma torna ad avere un cardinale vicario, con Angelo De Donatis.
Niente porpora, per ora, all’arcivescovo ambrosiano Mario Delpini: Milano ha già un cardinale elettore, Angelo Scola, e di norma si aspetta che l’emerito abbia compiuto 80 anni: dovrà attendere anche il nuovo arcivescovo di Parigi. Del resto, mentre restano in attesa Venezia a Torino, tra i nuovi cardinali c’è l’arcivescovo dell’aquila Giuseppe Petrocchi, «è anche un segnale alle popolazioni terremotate…».
Gli altri nuovi cardinali sono il portoghese António dos Santos Marto (Leiria-fátima), Desiré Tsarahazana del Madagascar, il giapponese di Osaka Thomas Aquinas Manyo e Pedro Barreto, arcivescovo peruviano minacciato di morte dopo aver chiesto di fermare le estrazioni in Amazzonia. I tre non elettori sono il messicano Sergio Obeso Rivera, il boliviano Toribio Ticona Porco e il missionario spagnolo Aquilino Bocos Merino, l’unico non vescovo. Il 29 giugno i cardinali elettori diventeranno 125: la soglia fissata da Paolo VI è 120, ma nel corso dell’anno altri compiranno 80 anni. L’europa ne ha 53, seguono le Americhe (17 in quella del Nord, 13 nel Sud, 5 nella Centrale), l’asia (17), l’africa (16) e l’oceania (4).