Quei partiti incapaci di guardarsi intorno
Nella manifestazione a sostegno di Sergio Bramini, l’imprenditore costretto a fallire, e ad essere sfrattato, perché lo Stato non gli paga tutti i debiti contratti con lui, non c’erano i partiti dell’establishment, Pd soprattutto, ma anche alla sua destra Forza Italia e dall’altra parte ciò che resta della sinistra antica. C’erano Lega e Cinque Stelle che saranno brutti e cattivi, ma ascoltano e interpretano ciò che sta nel mondo, mentre i partiti dell’establishment sconfitto non sanno più vedere, se ne stanno asserragliati nelle loro cantine a sproloquiare di questioni tutte interne al loro piccolo universo asfittico e a insultare il popolo barbaro che li ha ripudiati abbastanza rudemente. Non capiscono che quelli come Bramini, imprenditori piccoli e medi che vengono vessati dal fisco fino all’ultimo centesimo ma non ricevono dallo Stato i soldi dovuti per il lavoro svolto, sono tantissimi e in tantissimi sentono di non avere più rappresentanza, ascolto, considerazione. Non capiscono che uno Stato che fa la voce grossa con le cartelle esattoriali e poi fa lo sbruffone non pagando le persone che hanno lavorato con l’amministrazione pubblica è uno Stato nemico, non credibile, vissuto come fonte di soprusi e di bullismo nei confronti di chi lavora. Non capiscono che i ritardi mostruosi nei pagamenti che lo Stato deve ai piccoli e medi imprenditori diventano questione di vita o di morte per chi è costretto a chiudere e fallire. Non capiscono che le promesse di adeguare i tempi di pagamento della pubblica amministrazione, se disattese, creano frustrazione e rabbia in larghi settori della società, non frammenti trascurabili: basterebbe farsi un giretto al Nord per capirlo, ma nei partiti fieramente «antipopulisti» nessuno gira da nessuna parte, solo nel tinello di casa propria. Non capiscono che la loro mancanza di comprensione viene capita al volo da chi poi girerà le spalle a chi non capisce che scandalo sia uno Stato che non paga, che con una mano stringe il cappio al collo di chi lavora e fa lavorare e con l’altra si rifiuta di firmare gli atti di pagamento dovuti. Non capiscono che la lotta all’evasione esige che lo Stato non diventi il primo evasore, altrimenti tutta la battaglia perde di legittimità. Non capiscono perché non capiscono più niente, e si aggirano rabbiosi in attesa sella botta definitiva che li seppellirà.