Aru crolla e allontana anche la tv «Un dramma senza perché»
SAPPADA Quel vecchio curvo sul manubrio a metà della salita del Passo di Sant’antonio è Fabio Aru. In crisi nera, taglia la strada alle ammiraglie. Si porta sul bordo della carreggiata. Accorre il compagno Diego Ulissi, gli parla fitto nell’orecchio, lo abbraccia. Quel vecchio curvo sul manubrio che riparte con generosità, sapendo che ricorderà la domenica di Sappada come una delle peggiori della sua esistenza, è Fabio Aru.
Il giorno dopo, lo Zoncolan presenta il conto. Aru non ha una lira in tasca per pagarlo. Va piano dalla Sicilia: ha perso briciole a Caltagirone e Montevergine, secondi sull’etna e a Osimo, un capitale sul Gran Sasso e sul Kaiser. Ma ieri, ieri è stato qualcos’altro. Un dramma sportivo, lo definisce lui al tramonto scendendo in auto verso Trento, oltre tre ore di strada e di auto-analisi per vivisezionare un fallimento che non era annunciato: di questo Giro l’enfant du pays doveva essere il protagonista e adesso non gli rimane che la Vuelta per preparare un Mondiale al servizio di Nibali. «Mi ritrovo senza forze, incapace di tenere il ritmo dei migliori, svuotato. Non sto bene, devo capirne il motivo. Vi chiedo solo un po’ di comprensione».
Preparazione sbagliata. La parola inconfessabile (per un ciclista equivale alla gogna) era il segreto di Pulcinella della carovana. Si arrovella Paolo Tiralongo, l’ex gregario dell’astana cui Fabio ha affidato le chiavi della sua carriera, a costo di alienarsi le figure che l’avevano accompagnato al secondo posto del 2015, alla maglia rossa in Spagna, al quinto posto al Tour De France dell’anno scorso. Si arrovella Aru, nudo alla meta: «Non sono io. Il riposo di Trento mi aiuta: lo userò per fare le mie valutazioni».
Che senso ha continuare in queste condizioni con la crono di Rovereto e il trittico piemontese all’orizzonte? Nessuno. Ma l’impressione è che, in assenza di virus o malattie conclamate (si faranno esami per valutare ogni ipotesi), Fa-
Continuare o no?
Il sardo mai così male: farà esami e valuterà se continuare per il team e per i tifosi