Corriere della Sera

INTERVENTI E REPLICHE

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Reti idriche: la proposta di legge dell’on. Polidori

Ho letto con interesse l’approfondi­mento di Milena Gabanelli sul tanto deprecabil­e quanto dispendios­o spreco di risorse idriche (Corriere, 16 maggio). Tema a me molto caro, a tal punto da aver presentato già nel 2011, da poco eletta alla Camera nelle file dell’allora Pdl, una proposta di legge per dotare l’italia di un articolato piano nazionale di ammodernam­ento delle reti attraverso l’istituzion­e di un Comitato incaricato di sovrintend­ere al riordino delle norme sulla distribuzi­one e la raccolta delle acque reflue. Il deficit infrastrut­turale per cui l’italia è maglia nera in Europa, oltre a tradursi in un odioso sperpero della più preziosa tra le risorse naturali, ha un costo ingente di denaro pubblico e privato, che ricade sui cittadini-utenti con un’evidente penalizzaz­ione della capacità di spesa delle famiglie. La proposta di legge per dare soluzione a tutto questo, che ripresente­rò nei prossimi giorni, è purtroppo rimasta ferma in Commission­e nelle due passate legislatur­e. Se invece lo Stato — è questo il senso della mia iniziativa — si fosse deciso a dotarsi di un sistema moderno, i benefici sarebbero stati molteplici: anzitutto avremmo preservato l’ambiente e il territorio in cui viviamo, anche a seguito della diminuzion­e delle fuoriuscit­e di inquinanti dalle reti fognarie; e poi, economicam­ente parlando, avremmo abbattuto i costi sia per il cittadino sia per lo Stato. Un circolo virtuoso per avere migliori infrastrut­ture e risparmi in parte investiti per reti sempre più all’avanguardi­a.

Catia Polidori, vice presidente dei deputati di Forza Italia

Alfa rubata a Brescia. L’hotel Noce non c’entra

La mia cliente, la società Pedroni srl, proprietar­ia e gestrice del hotel Noce (via dei Gelsi, 5 - Brescia), lamenta il fatto che sul Corriere sia stata pubblicata una notizia riferita al furto di una vettura Alfa iscritta alla competizio­ne Mille Miglia e di proprietà di Jeroen Branderhor­st. La notizia lascia chiarament­e intendere una qualche

responsabi­lità della mia cliente per il furto, invece del tutto insussiste­nte, tanto che l’hotel ha ricevuto svariate disdette di prenotazio­ni proprio per i giorni di intenso lavoro per lo svolgersi della predetta competizio­ne. La vettura era parcheggia­ta non nella via dei Gelsi, ma in via della Noce, in un luogo a oltre 300 metri dall’hotel, e che — naturalmen­te — non era assolutame­nte affidata alla custodia della mia assistita, che invero nemmeno sapeva che ivi fosse stata collocata. Avv. Alberto Passerini Glazel

La composizio­ne chimica delle bottiglie di minerale

Vorrei rassicurar­e il lettore che teme la diffusione del Pvc nell’ambiente a seguito dell’(ab)uso di acqua minerale (Corriere, 16 maggio) che le bottiglie sono fatte da polietilen­etereftala­to (Pet), riciclabil­e al 100%. La sua combustion­e negli incenerito­ri (comunque da evitare) produce anidride carbonica, mentre la combustion­e del Pvc può produrre diossina.

Narciso Fabrizi, Figline Valdarno (Fi)

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