Da Guccini ai videogame, la Lettura è in musica
Hanno fatto sognare, piangere e battere il cuore a intere generazioni. Le canzoni d’amore del nostro cantautorato hanno modellato l’educazione sentimentale degli italiani, raccontando anche la storia di un Paese.
Sul nuovo numero de «la Lettura», in edicola fino a sabato 26, lo racconta l’articolo di Pierluigi Battista che, a partire dal volume di Luca Beatrice, Canzoni d’amore (Mondadori) percorre un viaggio nella storia delle canzoni d’amore dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri, dall’eskimo di Francesco Guccini, che ha fatto un’epoca, al romanticismo «di ritorno» dei Thegiornalisti. E si parla ancora di musica nel supplemento. Stefano Montefiori ha incontrato a Parigi Pascal Gallois, il direttore di un conservatorio in cui Olav Lervik insegna composizione di musica per videogiochi che è «una sintesi fra molte forme d’arte».
Le note sono le protagoniste anche in casa Wenders. Lo racconta Giancarlo Riccio che ha intervistato la fotografa Donata Wenders (in mostra al C2 Contemporanea di Firenze fino al 27 giugno), moglie del regista tedesco. Tra le passioni comuni, anche la musica: il rock per Wim, Bach per lei. Da contaminazioni
fra note e parole nasce invece l’esordio letterario dell’attrice e regista Laura Morante: Brividi immorali. Racconti e interludi (La Nave di Teseo), una raccolta di testi «intervallati» da 7 brani originali di Nicola Piovani. L’articolo, che dà conto anche dei brevi spartiti pubblicati nel volume, è di Gian Mario Benzing.
Se la musica è una forma di evasione, le «vie di fuga» esistenziali sono il tema del festival Dialoghi sull’uomo di Pistoia. Che con Rompere le regole riflette sui bisogni di fuga: il viaggio, l’arte, il riso e la scrittura. Ne scrivono Adriano Favole ed Emanuele Trevi.