Crescono ricavi e passeggeri
ROMA La prima metà dell’anno fa ben sperare. Luigi Gubitosi, commissario straordinario di Alitalia, anticipa che l’ex compagnia di bandiera si appresta ad archiviare il primo semestre in crescita. Le cifre indicano un aumento dei passeggeri del 7%, i ricavi seguono di pari passo, con un balzo di circa il 6%. L’andamento autorizza un cauto ottimismo e consente a Gubitosi di dire che « Alitalia c’è e continuerà a esserci, perché abbiamo abbastanza carburante » . Una metafora per rivendicare che il lavoro svolto ha dato risultati, la tenuta dei conti non deve però fuorviare. Alitalia perde soldi ( tanti) e ha bisogno di nuovi capitali per assicurarsi un futuro. La palla è nelle mani del nuovo governo che dovrà deciderne il destino. Nell’elenco delle scelte figura al primo posto la vendita a chi si è finora candidato a comprare: i tedeschi di Lufthansa, la cordata tra Easyjet, Delta, Air France e Cerberus, e, infine l’ungherese Wizz Air. Gubitosi ha gioco facile nel ricordare che servono risorse, « non si può prescindere da investimenti di capitale significativo. Alitalia ha sempre fatto le nozze coi fichi secchi » . Nel medio termine a pesare sui conti saranno l’aumento del greggio e 25 milioni di euro di costi per la mancata defiscalizzazione delle ore di volo. In attesa di novità la commissione speciale del Senato ha dato il via libera al decreto che proroga i termini della vendita e della restituzione del prestito ponte dello Stato.