Bollani: la creatività? È di legno e avorio
Sul «Corriere Innovazione», gratis domani in edicola, il rapporto con il digitale del pianista Bollani
C’è tutto quello che può ricordare il Brasile nella musica di Stefano Bollani, colori, cultura, vivacità. Milanese, il grande pianista jazz, è «brasiliano» nella musica come nella vita.
Allegro, semplice e generoso. Domani esce il suo nuovo disco Que Bom che suonerà in anteprima, al Museo dell’ara Pacis di Roma, alla presentazione dell’ultimo numero di Corriere Innovazione curato da Massimo Sideri(gratis domani, nelle edicole, con il Corriere della Sera).
«Sono nato suonando uno strumento di legno e avorio, uno strumento che è vivo nelle mie mani — racconta Bollani — non ho mai avuto la vocazione per i computer». E chissà quanti scatti verranno fatti al grande maestro al pianoforte nell’auditorium che si trova di fronte all’imponente struttura in acciaio e travertino, opera dell’architetto Richard Meier. Proprio quegli smartphone che tutti terranno pronti per condividere le foto del musicista sui social che, insieme a pc e tablet, hanno prodotto qualcosa come 45 milioni di tonnellate di spazzatura elettronica nel mondo. Ma dove va a finire? Lo racconta nella sua inchiesta Silvia Lazzaris. Ecologia e valori, così vogliamo essere noi del primo mondo, ma davanti alla corsa dei metalli (cobalto e coltan) chiudiamo gli occhi di fronte ai bambini del Congo costretti a «diventare» minatori, spiega Andrea Nicastro. Se poi pensiamo che basta mettere la spazzatura su un camion per «liberarcene», forse dobbiamo prendere esempio dal caso San Francisco. Per poter dire addio alle discariche bisogna vietare e multare.
A parlare di tempo, non quello metereologico, è Nicola Saldutti. Quello reale (istantaneo), veloce (siamo nell’era del 5g) e lento (991 giorni per un processo). Come mai tanti libri che parlano di cervello... racconta Sergio Bocconi. Poi ci sono due viag- gi, uno da Genova a Dublino in auto elettrica di Massimiliano del Barba, e l’altro nella città spagnola Vitoria-gasteiz, in una fotografia di Elisabetta Rosaspina. Se siete tennisti, ritagliate la pagina con i consigli dell’ex campione Andrea Gaudenzi.
Da conservare insieme alla Matematica spiegata ai nostri figli di Alfio Quarteroni: il matematico ha anche raccontato a Giovanni Caprara come si può studiare il cuore con gli algoritmi. Elettrico o manuale? È l’evoluzione del rasoio, scrive Danilo Taino. Ma anche l’invenzione della tenda, sì quella che usiamo in campeggio, il primo brevetto è del 1870, ci spiega Marco Gillo. Tra le pagine troverete anche musica, architettura e molto altro, da leggere (e conservare).