«Se Salvini è un traditore lo vedremo con i fatti»
Giorgio Mulè, da portavoce di Forza Italia, vi asterrete o voterete contro il neonato governo Conte?
«Contro. Come si fa ad appoggiare chi vuole il male di questo Paese?». Male? Non è eccessivo?
«No, quando non si ha una visione di Paese e si infilano solo una serie di “no”, come sulla Tav, e misure vaghe o deleterie, senza un cronoprogramma, come lo vogliamo chiamare?». Conte lo chiama essere “avvocato del popolo”.
«Mi pare più l’esecutore di una condanna a morte. Bieco populismo».
Prima ad essere chiamato populista era Berlusconi. Non è che un po’ “rosicate”?
«Berlusconi ha mantenuto il 95% del suo programma. Quello M5S in realtà non è nemmeno populismo, ma benevolismo d’accatto, mescolato a incapacità». Ma accanto ora il M5S ha i vostri alleati della Lega.
«Diciamo coloro che erano nella coalizione di centrodestra e hanno chiesto di fare un governo con i Cinque Stelle».
Insomma ha ragione la Meloni? Il centrodestra oggi finisce? «No. Prosegue nelle regioni meglio governate
d’italia». Amici e nemici?
«Aspettiamo il governo al banco di prova».
Berlusconi in Molise aveva messo in guardia gli elettori dal votare Salvini, temendo che finisse col M5S. Lo considerate un “tradimento” annunciato?
«Salvini continua a garantire che non sarà un governo a trazione grillina lo vedremo ai fatti se è un traditore: quando dovrà spiegare a Toti se la Tav si ferma o no». Come vi sembra Conte?
«Leggiamo il curriculum. È un professore di diritto privato. Mai governato nulla. Un tecnico. E il quinto premier mai eletto». Di Maio obietta che Conte era già nella squadra.
«Ma chi se li ricordava tutti? Gli italiani hanno votato per Di Maio». Che ve ne pare di Paolo Savona ministro?
«Doveva essere Giorgetti, dunque un altro accordo politico a ribasso».
Avallato da Salvini, che continua a guadagnare consensi. Dica la verità temete un po’ di aver generato un simpatico mostro?
«I mostri sono solo nei sogni e a volte si divorano da soli».