Se l’utopia diventa incubo
Da sogno a incubo. Essere riconosciuti, nella nostra società, è percepito come un valore. Attori, calciatori, politici. Fama e autografi, almeno nell’immaginario collettivo. Ma il riconoscimento facciale svela quanto sia sottile il crinale di una tecnologia che sulla carta promette di migliorare la società: Amazon sta vendendo il software alla polizia di alcuni Stati americani. Lo cede per un dollaro al mese, non certo per senso di responsabilità, ma perché è un nuovo mercato da conquistare. L’utopia è che servirà solo a bloccare i delinquenti, a incastrare gli assassini. Ma per poterlo fare deve controllare tutti gli altri. L’ansia del Grande fratello magari è esagerata. Ma se anche fossimo di fronte al Medio o al Piccolo fratello sarebbe comunque pericoloso: in Cina in alcune scuole è stato usato il riconoscimento facciale per valutare il livello di «attenzione» degli studenti. Ma senza andare così lontani alla Stazione centrale di Milano qualche mese fa una società aveva installato un software per misurare la reazione di chi transitava davanti alle pubblicità. L’unica consolazione per ora è mettersi di fronte alle telecamere di un Surface Microsoft, un iphone X o un Samsung e appurare che il sistema del cosiddetto Face ID (la carta d’identità del viso) spesso non funziona.