Corriere della Sera

«Era lì, la polizia è arrivata ma non l’hanno fermato»

Chieti, parla il testimone che ha visto morire la moglie di Filippone Il 15 maggio aveva fatto i test psichiatri­ci del porto d’armi: idoneo

- (Photomasi)

Cinque giorni prima di cancellare dal mondo se stesso e la sua famiglia — la moglie Marina, la figliolett­a Ludovica — Fausto Filippone, il 15 maggio, aveva sostenuto una visita psichiatri­ca: «Soggetto normale all’esito dei test», questa la conclusion­e del medico della Asl. Il superament­o della prova era la condizione necessaria per richiedere in Questura il rilascio di un porto d’armi.

Uso sportivo. Voleva una pistola per andare a sparare al poligono, così aveva spiegato a sua sorella Antonella. Ma forse, a questo punto, l’intenzione era un’altra. «Fausto, che ti succede?», gli chiedeva sempre più spesso, negli ultimi tempi, Antonella. «Dai, apriti, ti vedo così triste...». Fausto Filippone, allora, un po’ si apriva: «Sai, è che non riesco proprio a superare la morte di mamma», diceva.

La signora Lilia è morta il 18 agosto 2017: una grave malattia neurodegen­erativa l’aveva spenta a poco a poco. Lui, domenica scorsa, l’aveva gridato a tutti anche su quel viadotto dell’a14 prima di buttarsi: «La mia vita è cambiata 15 mesi fa». Quando era insorta la malattia di sua madre, appunto. Eppure, da quel giorno, la vita era continuata a scorrere apparentem­ente normale. «A Pasqua erano andati in gita tutti insieme a Torino, il primo maggio a Genova», racconta Antonella. «Nessun litigio, nessun dissapore è emerso tra i coniugi», assicura il questore di Chieti, Raffaele Palumbo. Attaccatis­simi, Fausto e Marina, alla loro figliolett­a di 10 anni, Ludovica, che quest’inverno avevano portato a sciare in montagna con gli amici del Club Aterno.

Poi, invece, domenica Fausto ha detto a Marina:«andiamo a comprare la lavatrice». E dalla casa di via Punta Penna, a Pescara, con le rose in giardino, sono partiti insieme verso le 11. Un’ora dopo il primo atto della tragedia si consuma in piazza Roccaraso, a Chieti Scalo, nell’appartamen­to al secondo piano che Filippone affittava a universita­ri.

Gli agenti della squadra mobile di Chieti hanno trovato una scaletta sul lato sinistro del balcone: «Compatibil­e con la traiettori­a della caduta della donna», è stata la conclusion­e dei rilievi. Un volo di 15 metri. «Io le ho detto: Marina facciamo un selfie sul balcone. E lei è caduta...», aveva raccontato Fausto Filippone Metri L’altezza del viadotto dell’autostrada in Abruzzo dalla quale Fausto Filippone ha lanciato la figlia di 10 anni e poi si è tolto la vita all’infermiere dell’ambulanza. Ma la caduta non è stata accidental­e: lui l’ha spinta giù.

«Sono sconvolto», commenta Francesco Angrilli, il fratello di Marina, dopo aver saputo che insieme all’ambulanza, domenica, c’era pure una volante della polizia: «Perché gli agenti non lo hanno fermato?», si domanda. Angrilli ripensa al racconto di Giuliano Salvio, il medico che per primo, abitando in quella palazzina, era sceso a prestare soccorso alla donna: «Dopo qualche minuto è arrivato quell’uomo. Però restava sempre a qualche metro di distanza, malgrado lei perdesse sangue. Poi mi ha detto: “Ti lascio questo numero, io devo andare a prendere mia figlia”. La volante, dopo un po’, se n’è andata...». Anche Filippone se n’è andato, ma senza seguire l’ambulanza. Lui, invece, è tornato a Pescara per prendere la piccola Ludovica: «Papà ti fa una sorpresa». L’ha caricata in macchina ed è salito fino al cavalcavia. Le ha dato un bacio e l’ha lanciata nel vuoto. Il questore Palumbo difende l’operato degli agenti: «Intervento impeccabil­e», dice. Ma ha comunque già tramesso gli atti in Procura. Il procurator­e di Chieti, Francesco Testa, taglia corto: «Ammesso e non concesso che ci sia stato un deficit operativo, è tutto da dimostrare che le cose sarebbero andate diversamen­te». ● Il pm Lucia Anna Campo sta indagando sul movente

 ??  ?? Insieme Fausto Filippone, 49 anni, con la moglie Marina Angrilli, 52, insegnante al liceo scientific­o a Pescara La vicenda● Fausto Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni abbigliame­nto domenica mattina a Chieti ha gettato la moglie Marina Angrilli, 52, insegnante, dalla finestra di una casa che affittavan­o a studenti● Poi l’uomo è andato a prendere la figlia Ludovica, 10 anni, che era a casa degli zii, ignari dell’accaduto, ha raggiunto il viadotto Alento e ha buttato di sotto la bambina. Infine Filippone ha scavalcato il parapetto e dopo ore di trattative si è gettato di sotto
Insieme Fausto Filippone, 49 anni, con la moglie Marina Angrilli, 52, insegnante al liceo scientific­o a Pescara La vicenda● Fausto Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni abbigliame­nto domenica mattina a Chieti ha gettato la moglie Marina Angrilli, 52, insegnante, dalla finestra di una casa che affittavan­o a studenti● Poi l’uomo è andato a prendere la figlia Ludovica, 10 anni, che era a casa degli zii, ignari dell’accaduto, ha raggiunto il viadotto Alento e ha buttato di sotto la bambina. Infine Filippone ha scavalcato il parapetto e dopo ore di trattative si è gettato di sotto

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