Welfare, svolta di Uber: copertura medica e risarcimento danni Bonus da mille euro per neo mamme e papà
Accuse di maschilismo, molestie e un processo di revisione interna che dura già da qualche anno dopo una serie di scandali sfociata nelle dimissioni del fondatore Travis Kalanick. Ma ora Uber, l’applicazione nemica dei tassisti che offre il servizio auto con conducente, vuole dimostrare di avere un volto nuovo. E così, dopo aver reclutato Bozoma Saint John, l’afroamericana brand manager che ha la missione di cambiare l’immagine dell’azienda, passa al welfare. Tutti gli autisti Uber indipendenti, vale a dire che non lavorano per società di noleggio auto, e i biker di Ubereats potranno usufruire dal 1° giugno di una serie di tutele impensabili nell’era Kalanick. Dalla copertura medica al risarcimento per danni in caso di incidenti, dagli infortuni (anche fuori dalla corsa) alla malattia con indennizzi che per i corrieri possono arrivare fino a 375 euro. Ma è previsto anche il pagamento una tantum di mille euro per il congedo di maternità e paternità. L’annuncio del welfare targato Uber è stato fatto a Parigi nel corso dell’evento «Tech for good» in cui una sessantina di dirigenti di aziende specializzate nel digitale e nell’hi-tech ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron. «Uber non sarebbe la realtà che è senza gli autisti e i corrieri partner che rappresentano il cuore del nostro servizio — ha spiegato l’amministratore delegato di Uber Dara Khosrowshahi —. Vogliamo essere un partner migliore, a partire dall’ascolto. Per questo sono entusiasta del programma assicurativo pensato con una realtà fidata come Axa, che può offrire ad autisti e corrieri partner la tranquillità di cui hanno bisogno senza rinunciare alla flessibilità. Continueremo a fare in modo che la voce degli autisti e dei corrieri vengano ascoltate per rendere Uber migliore». Il programma di assicurazione sarà finanziato da Uber senza costi aggiuntivi per gli autisti e i corrieri partner, anche quelli in Italia dove circolano 2mila auto Uber.