Ventotto titoli per scoprirlo. Scelti da lui
Una nuova collana che ripropone le opere di Philip Roth, ma che di Roth offre anche un’importante, inattesa eredità: ovvero un suo personale percorso, un’indicazione per orientarci nella lettura dei suoi stessi romanzi. Quasi una playlist.
È stato proprio Philip Roth, infatti, a intervenire nella scelta dell’ordine di uscita dei titoli che compongono la nuova collana, da tempo in preparazione, che da mercoledì 30 maggio sarà in edicola con il «Corriere della Sera», realizzata in collaborazione con Einaudi editore. In particolare, è stato lo stesso scrittore a decidere (consultandosi peraltro con la sua amica italiana e collaboratrice del «Corriere», Livia Manera) quale romanzo dovesse essere destinato ad aprire la collana: una scelta significativa, con cui il gigante della letteratura americana ha voluto indicare al lettore la strada da seguire nell’affrontare i suoi vari e interconnessi mondi.
E Roth ha scelto Pastorale americana: sarà questo romanzo ad aprire mercoledì 30 maggio, in edicola con il «Corriere della Sera», la collana dedicata alle sue opere (ogni volume al costo di 8,90, più il prezzo del quotidiano): una biblioteca di 28 romanzi, con le nuove copertine che propongono le illustrazioni inedite realizzate da Xxystudio, che ha curato la grafica della serie.
Libro centrale per la letteratura americana, vincitore del premio Pulitzer nel 1998, Pastorale americana è «il» modello cui hanno guardato generazioni di scrittori non solo americani: c’è la vita di Seymour Levov detto lo Svedese, dapprima splendida promessa dello sport tra i ragazzi di Newark, nel New Jersey, poi padre di una famiglia che va in pezzi; e insieme c’è l’america dei quartieri e dei sobborghi, delle città di immigrati con i loro sogni, della storia che irrompe, dell’innocenza perduta.
Nelle prossime settimane, il viaggio tra i romanzi di Roth scelti dallo stesso Roth continua con Ho sposato un comunista (il 6 giugno) e con La macchia umana (il 13 giugno) — che compongono con Pastorale la cosiddetta «seconda trilogia», in cui sono centrali i temi dell’ipocrisia e della crisi dell’individuo. Poi, il Lamento di Portnoy (il 20 giugno) e Il complotto contro l’america (il 27 giugno) e così via fino al 5 dicembre, con gli altri capolavori.