Il salto di Napoli
Ancelotti ha firmato per i prossimi 3 anni Ora indicherà gli acquisti del mercato Obiettivi David Luiz, Vidal e Balotelli
Il Napoli si è ufficialmente seduto al tavolo dei top club ieri sera poco dopo le venti. Un tweet della società ha formalizzato l’ingaggio di Carlo Ancelotti come allenatore dei prossimi tre anni (a 6 milioni a stagione). Foto di rito con Aurelio De Laurentiis e non solo. Anche uno scatto cinematografico dei due, spalla contro spalla, alla James Bond, al termine di un pomeriggio trascorso nella sede della Filmauro a perfezionare i contratti, controfirmare clausole sia per il tecnico sia per il suo staff e iniziare a costruire la squadra del prossimo futuro con il d.s. Giuntoli. Il progetto è ambizioso, e del resto la scelta di un allenatore di tale prestigio va esattamente in questa direzione.
Ancelotti non è soltanto un colpo di immagine per il club di De Laurentiis, ma la prova della precisa volontà di compiere quell’ulteriore salto di qualità sia in Italia sia in Europa. La squadra attuale piace all’ex tecnico del Bayern, che però ha già espresso la necessità di puntellarla con innesti, non soltanto di qualità tecnica ma di esperienza internazionale. La strategia operativa è stata concordata: a Giuntoli toccheranno per ora le cessioni, Ancelotti insieme con De Laurentiis indicherà gli acquisti. Di nomi sul tavolo ce ne sono tanti e Napoli, dimenticato forse troppo in fretta Sarri, inizia a sognare. David Luiz è il difensore del Chelsea che potrebbe far coppia con Koulibaly, Arturo Vidal il centrocampista, pupillo di Carletto, che non farebbe certo rimpiangere l’eventuale addio di Hamsik. E poi c’è l’affare Balotelli, può arrivare a parametro zero dal Nizza: lui vuole Napoli e Raiola sta già pianificando una trattativa. C’è poi Simone Verdi del Bologna.
Prime indicazioni, certo. Quelle che verranno saranno settimane frenetiche. Ancelotti ha lasciato Roma ieri sera: «Ci vediamo il 9 luglio», ha detto prima di imbarcarsi a Fiumicino. Ha completato poi l’annuncio sui profili social del Napoli. «Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica, sostenuta da un tifo impareggiabile». E in serata, via twitter: «Una sfida che mi appassiona». La macchina comunicativa di De Laurentiis era partita nel pomeriggio con il congedo di Sarri e ringraziamenti (non formali) al tecnico che, a questo punto, resta ancora un dipendente del club: «Grazie Maurizio, ci hai regalato prestigio in tutto il mondo». Il presidente è disposto a tenerlo fermo in attesa che entro il 31 qualcuno paghi la clausola, oppure cerchi in seguito un accordo per liberarlo. Sarri aspetta il Chelsea (oggi a Londra l’incontro clou tra Abramovich e Conte) ma continua a riflettere sulla proposta dello Zenit che gli ha offerto un triennale da otto milioni. Il nuovo Napoli invece ha preso già forma: lo staff di Ancelotti è composto dal figlio Davide, il genero Mino Fulco, i preparatori Francesco Mauri e Luigi La Sala. Non saranno gli unici collaboratori, il tecnico sarà affiancato anche da quattro dello staff di Maurizio Sarri: Francesco Calzona, Mimmo Bonomi, Francesco Sinatti e Alessandro Nista, preparatore dei portieri.
Ma non è solo a Napoli che forse è iniziata davvero una nuova era. Raggiunta la Champions, l’inter ha pronto il prolungamento del contratto di Luciano Spalletti, dal 2019 al 2021, con aumento d’ingaggio da 4 a 4,5 milioni annui più bonus. A ore l’ufficialità. «Sono in paradiso» ha sorriso il tecnico toscano uscendo dal vertice in sede con i dirigenti. Siamo ancora a maggio, ma i motori della serie A sono già caldissimi.