Corriere della Sera

Le amiche sotto choc «Non la lasciava mai stare ma Elisa voleva aiutarlo»

Federico aveva giocato anche nelle Filippine e in Mongolia

- di Marco Gasperetti (Fotogramma)

SAN MINIATO (PISA) Sostengono gli amici che i problemi erano iniziati a marzo del 2017 dopo un anno di fidanzamen­to e sei mesi di convivenza. Federico, nonostante il parere negativo di Elisa, aveva deciso di tornare a giocare all’estero, in Mongolia. «Credo di essere tornato un buon attaccante, ma qui in Italia ho la carriera sbarrata. Voglio provare in Asia, guadagno bene, starò via solo una stagione», aveva detto alla fidanzata.

La promessa era stata mantenuta, ma quando era tornato ormai il rapporto con Elisa era finito. Lei glielo aveva detto chiarament­e, l’amore era sparito, l’amicizia no. Lui non si era rassegnato. Aveva accusato la famiglia della ragazza, che pare non fosse contenta della relazione, di aver plagiato la sua ex fidanzata e quell’amore si era trasformat­o in qualcosa di oscuro, un’ossessione infinita.

Non c’era giorno che non scrivesse ad Elisa. Spesso andava a cercarla nel negozio dei abbigliame­nto di Firenze dove la ragazza aveva iniziato a lavorare. «Lei era troppo paziente — racconta Alice, un’amica —. Le avevo detto di tagliare ogni rapporto con l’ex, ma a lei dispiaceva, continuava a credere che Federico fosse un ragazzo buono e che alla fine quell’infatuazio­ne sarebbe passata anche a lui. Diceva che sarebbe guarito. Elisa era una volontaria, credeva nella gente».

Ma Federico era cambiato. Sembrava essere tornato indietro nel tempo, nel periodo peggiore, il 2015, quando dopo aver accettato un ingaggio in una squadra di calcio delle Filippine era rimasto gravemente infortunat­o. Ginocchio destro fratturato, legamenti saltati, carriera in forse. Poi, le cure mediche italiane, e il ritorno nel Tuttocuoio (una società che si alterna in serie C e D) lo avevano fatto tornare in squadra. Però non era più il bomber di sfondament­o di una volta, capace con il suo metro e ottantasei di altezza di segnare spesso di testa. Poi l’incontro con Elisa.

Ieri il negozio di abbigliame­nto Dixie di via Panzani, centro storico di Firenze, dove lavorava la ragazza, è stato chiuso per lutto. Nel pomeriggio sono arrivate alcune colleghe. «Siamo qui per sapere che cosa è successo — dicono —. Elisa era una ragazza straordina­ria, era felice di lavorare qui a Firenze e non gli pesava il viaggio quotidiano andata a ritorno da Prato. Se c’era da aiutare qualcuno era la prima. Aveva studiato all’università di Pisa, leggeva molto, ma diceva che tutti i lavori avevano una grande dignità».

Sui profili Facebook dei due giovani si leggono ancora post che raccontano la loro breve storia di coppia. L’ultima foto insieme è stata pubblicata l’8 giugno 2017 a Londra, dove avevano trascorso qualche giorno di vacanza. «La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte», aveva scritto Federico Zini. E ancora: «Elisa hai iniziato con il rubarmi un sorriso e hai finito per rubarmi il cuore». A lei aveva dedicato anche le parole della celebre canzone di Battiato: «Perché sei un essere speciale e io avrò cura di te...»

La famiglia

Aveva accusato la famiglia della ragazza di averla convinta a non stare più con lui

 ??  ?? Premeditaz­ione Federico Zini, 25 anni, con Elisa Amato, 30, uccisa con una pistola acquistata una settimana fa
Premeditaz­ione Federico Zini, 25 anni, con Elisa Amato, 30, uccisa con una pistola acquistata una settimana fa

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