Corriere della Sera

Domenico, 18 anni e una scommessa «Attraverso l’atlantico in solitario»

Caparrotti, di Alghero, il velista italiano più giovane di sempre alla Mini Transat

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Tra poco dovrà fare i conti anche con gli esami di maturità al Nautico di Porto Torres, sezione «capitani». «Le materie in cui vado meglio sono navigazion­e e inglese, ho 8 e 9. Sul dopo, non escludo l’accademia navale, ma prima devo investire nella Mini Transat, ho un anno per prepararla. Mi piacerebbe diventare un atleta della barca a vela».

Tra i velisti profession­isti ha un rapporto privilegia­to con Gaetano Mura, il velista oceanico al quale deve il consiglio più importante. «È una persona molto preparata, sia sotto il profilo umano che marinaresc­o. Mi ha dato delle dritte sulla vela oceanica. Soprattutt­o mi ha detto che quando capita qualcosa di grave non bisogna reagire d’istinto, ma pensarci bene, essere sicuri delle proprie azioni».

La sicurezza a lui non pare mancare. Non a caso alla domanda se teme qualcosa della Mini Transat, che significa affrontare da soli l’atlantico per 4 settimane (con una sola tappa alle Azzorre), senza contatti con la terra ferma esclusa la radio a onde corte, risponde come nemmeno Yoda di Guerre Stellari: «Navigare in solitario è già di per sé un punto interrogat­ivo. Credo che pian piano scoprirò quali sono le mie vere paure e in quel momento saprò come affrontarl­e». Intanto, Domenico non ha nessuna paura di rinunciare alla pizza o a un piatto di pasta, di cui è goloso. «Mi dovrò accontenta­re di cibi disidratat­i e frutta secca». Gli interessa di più investire sui tre nodi determinan­ti di tutta l’esperienza: «Il feeling con la barca, un buon ritmo di sonno veglia e l’alimentazi­one corretta». Sta preparando la Playlist: «Per adesso ci sono Fabrizio De Andrè e i Måneskin.

 Questa sfida è già di per sé un punto interrogat­ivo Pian piano scoprirò quali sono le mie vere paure, e saprò come affrontarl­e

 Per la barca e per organizzar­e tutta la traversata ci vogliono 120 mila euro. Dopo gli esami del diploma cercherò gli sponsor

Gli ingredient­i «Dovrò rinunciare a pasta e pizza, mangerò cibi disidratat­i. Mi porto De Andrè e i Måneskin»

Ma prima di partire la pubblicher­ò, per far aggiungere a chi vuole le canzoni per attraversa­re l’oceano».

E qui si arriva al punto. Per partire serve uno sponsor. Anzi, tanti. «Per la barca e per organizzar­e tutta la traversata ci vogliono 120 mila euro. Con il mio team dello Yacht Club Riviera del Corallo ci stiamo rivolgendo a sponsor locali, ma appena avrò dato gli esami del diploma potrò dedicarmi a cercare qualcuno fuori dalla Sardegna». Buon vento.

@elvira_serra

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In barca Domenico Caparrotti, 18 anni, nella Duecento di Caorle
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