Platini scagionato dai giudici svizzeri «Tornerò nel calcio»
S’arricchisce di una nuova pagina — anche se con ogni probabilità non sarà l’ultima — uno dei più avvincenti e oscuri intrighi internazionali della storia recente, il Fifagate, il colossale scandalo che fra il 2015 e il 2016 ha spazzato via il governo del calcio mondiale e chi per anni lo aveva retto, fra cui Michel Platini. L’ultimo colpo di scena arriva dalla Svizzera dove la magistratura — pur precisando che «il caso non è ancora chiuso» — ha archiviato le accuse di corruzione a carico dell’ex presidente dell’uefa, sospeso per quattro anni da parte della Fifa dopo essere stato coinvolto nello scandalo insieme all’ex presidente della federcalcio mondiale Sepp Blatter. Al centro di tutto il pagamento di 1,8 milioni di euro effettuato da Blatter a Platini nel 2011 per consulenze legate al periodo 1998-2002. Una vicenda mai del tutto chiarita. «Ha vinto finalmente la verità» le parole a L’équipe dell’ex campione francese, oggi 62enne, «è la fine di un lungo incubo, adesso voglio festeggiare con i miei amici. Ma tornerò di nuovo nel calcio, perché è la mia vita». Inizialmente la condanna — sospensione «da ogni attività legata al calcio» — era di otto anni, poi ridotta a quattro: scadrà a ottobre 2019. Ma anche quest’ultimo sconto non è bastato all’ex juventino, il quale ha continuato a proclamarsi innocente. «Ora spero che la Fifa abbia il coraggio e la decenza di revocare la sospensione — ha aggiunto —. Spetta alla Commissione Etica prendere una decisione
alla luce di questi nuovi elementi, quattro anni fa mi hanno tolto la possibilità di fare il presidente della Fifa, ora non so cosa succederà anche perché non ho più alcun contatto con la federcalcio mondiale». Il governo del calcio mondiale, retto da dal febbraio 2016 dall’italosvizzero Gianni Infantino, gli ha risposto a stretto giro di posta attraverso un comunicato all’afp: «Il signor Platini è stato sospeso per violazione del codice etico, la decisione è stata confermata dal Tribunale Arbitrale per lo Sport che ha confermato le accuse ma ha ridotto la durata della sospensione a 4 anni. Per la Fifa e il Tas è sempre stato chiaro che Platini non è mai stato oggetto di un’indagine penale in Svizzera. Gli elementi di un reato nella legge svizzera sono diversi da quelli presi in considerazione in un atto previsto dal codice etico della Fifa. Né la commissione etica della Fifa né il Tas hanno considerato se il signor Platini avesse commesso un reato». La decisione del Tas secondo cui Platini «ha commesso numerose violazioni del codice etico è stata confermata dalla Corte Suprema svizzera» ha aggiunto la Fifa. Anche Sepp Blatter, sospeso per 6 anni per violazione del codice etico, ha accolto con favore la notizia: «Questo è un segno positivo per me ed aspetto con fiducia gli sviluppi del caso». No, l’ultima pagina non è ancora stata scritta.