Perché il canottaggio può far molto bene
Uno sport che impegna tutti i muscoli e aiuta il cuore. Solo la schiena richiede attenzione
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Tra gli sport da praticare all’aria aperta, il canottaggio è uno dei più amati. Oltre a consentire un ottimo allenamento, permette anche di immergersi nella natura. «Il canottaggio è uno sport aerobico e come tale richiede un grosso impegno a livello cardiovascolare e respiratorio. I vogatori muovono l’imbarcazione tramite un ciclo che prevede quattro fasi (entrata, passata, finale e ripresa) che devono susseguirsi in modo armonico in modo tale da sfruttare al meglio le proprie energie» premette Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana.
Quali sono i benefici?
«Il canottaggio è tra gli sport più salutari e completi in quanto impegna tutto l’organismo dal punto di vista cardiorespiratorio e da quello muscoloscheletrico. È tra le poche discipline a richiedere la partecipazione di tutti i distretti muscolari. Vengono, infatti, stimolati i muscoli di spalle, braccia, tronco, addome e gambe. Per questo viene consigliato sia ai giovani, nei quali contribuisce a uno sviluppo armonico e proporzionato dell’intero corpo, sia agli adulti per mantenere tonici i muscoli e prevenire la perdita di massa muscolare legata all’invecchiamento. La pratica del canottaggio, in quanto attività aerobica, permette inoltre di migliorare numerosi parametri fisiologici, come pressione sanguigna, frequenza cardiaca, livelli di colesterolo e glicemia e di mantenere il peso sotto controllo o di dimagrire se si è in sovrappeso. Anzi sotto questo aspetto è perfetto per chi ha qualche chilo di troppo perché si pratica in posizione seduta, sollecitando le articolazioni, ma senza carico. Ginocchia e caviglie non sono, infatti, sottoposte a intense pressioni come si verifica in molti altri sport, a partire dalla corsa. Il canottaggio è anche un toccasana a livello psicologico: vogare all’aria aperta aiuta a scaricare tensioni e stress e ad allontanare ansia, depressione e insonnia. Infine, se praticato in compagnia, favorisce la socializzazione».
Come bisogna allenarsi?
«Un buon allenamento deve prevedere sempre una fase di riscaldamento, che può essere fatta anche remando a bassa intensità per una decina di minuti, per poi aumentare in modo graduale la velocità. L’ideale è fare pratica almeno due o tre volte a settimana. Quando, per ragioni climatiche o di altra natura, non ci si può allenare direttamente sull’acqua si può sempre contare sul remoergometro o vogatore, uno strumento, presente nella maggior parte delle palestre, che imita lo sforzo che si fa quando si voga, utile anche per chi vuole svolgere un buon esercizio di resistenza aerobica in alternativa alla classica cyclette o al tapis roulant».
Il canottaggio può favorire il mal di schiena?
«Se il gesto tecnico è eseguito male si possono in effetti avere ricadute negative sulla schiena, soprattutto a livello lombare. Ma se i movimenti del ciclo di voga sono corretti e l’allenamento è dosato in relazione alle proprie capacità, non si corrono rischi, anzi l’esercizio del vogatore può addirittura aiutare a prevenire il mal di schiena. Il consiglio è quello di affidarsi a istruttori qualificati dopo aver fatto una visita medico-sportiva per verificare l’assenza di controindicazioni, come problemi muscoloscheletrici, per esempio alla spalla o al ginocchio, e malattie cardiorespiratorie importanti». 1 2
Il canottaggio può essere
ma non è adatto in alcune circostanze per chi soffre di patologie
in chi ha avuto o ha problemi alle oppure alle articolazioni del ginocchio Prima di dedicarsi a questa attività, si consiglia sempre una visita medico sportiva, con l’esecuzione anche di test da sforzo
Per svolgere un allenamento in sicurezza, occorre sempre valutare con attenzione le condizioni atmosferiche, dell'acqua, il periodo del giorno e l'equipaggiamento, e prendere le dovute precauzioni
È importante prima di allenarsi, soprattutto per mobilitare la schiena e le spalle. A questo scopo si può fare una remata di
Passata questa fase, si può e quindi l’intensità del lavoro. Molto utile è l’interval training, in cui si alternano fasi a piena intensità con fasi più blande
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Se non si può praticare il canottaggio all’aperto, per esempio quando le condizioni meteorologiche non sono adatte, si può utilizzare un vogatore o un remoergometro, una macchina progettata per imitare lo sforzo che si compie quando si rema, magari abbinandolo all’allenamento con pesi in palestra
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