Corriere della Sera

Cottarelli al via, 5 Stelle in piazza

Il 2 giugno manifesta anche la Lega. Insulti a Mattarella, indagato il padre di Di Battista

- Dino Martirano

Il presidente Sergio Mattarella ha affidato a Carlo Cottarelli l’incarico di formare il nuovo governo. L’economista ha accettato e dichiarato che presenterà in tempi stretti la lista dei ministri. Se non otterrà la fiducia del Parlamento, si andrà al voto dopo agosto. In caso di fiducia, si tornerà alle urne all’inizio del 2019.

I Cinque Stelle annunciano manifestaz­ioni di piazza. E anche la Lega protesterà il 2 giugno, festa della Repubblica. Minacce in Rete contro il capo dello Stato. Ma nascono anche presidi per sostenere il presidente Mattarella. Male la Borsa che perde più del 2 per cento, lo spread vola a quota 237.

ROMA Il presidente della Repubblica ha conferito all’economista Carlo Cottarelli l’incarico di formare un governo neutro con l’obiettivo, se dovesse mai superare lo scoglio della fiducia, di varare la legge di Stabilità e di «assicurare una gestione prudente dei conti pubblici», per poi arrivare a dimissioni programmat­e all’inizio del 2019. Se invece, come sembra scontato, il nuovo esecutivo non supererà la prossima settimana l’esame del Parlamento, «il governo si dimettereb­be immediatam­ente e il suo principale compito sarebbe la gestione dell’ordinaria amministra­zione e accompagna­re il Paese a elezioni dopo il mese di agosto».

Resta da capire, nel secondo scenario, come sarà colmato il vuoto temporale tra la sfiducia (Cottarelli si presenterà prima al Senato dove M5S, Lega, Fi e FDI gli voterebber­o contro mentre il Pd potrebbe astenersi) e lo scioglimen­to delle Camere che deve precedere di almeno 60 giorni le elezioni. Se veramente si dovesse andare alle urne a settembre, il governo dimissiona­rio dovrebbe essere messo in condizione di tirare avanti fino all’inizio di luglio.

È questo il bivio prodotto dallo scontro istituzion­ale senza precedenti, tra l’asse Lega-m5s e il Quirinale, che ha determinat­o il fallimento del governo affidato a Giuseppe Conte. Di Maio e Salvini, che hanno tentato di imporre al capo dello Stato il ministro anti euro Paolo Savona, hanno continuato ad attaccare il Quirinale. Al punto che l’ufficio stampa del Colle è stato costretto a una smentita: «Non risponde a verità la circostanz­a riferita dall’on. Di Maio a Pomeriggio 5 che al presidente della Repubblica siano stati fatti i nomi di Bagnai e Siri come ministri dell’economia». Giorgetti ha confermato la versione del Quirinale smentendo così il leader pentastell­ato.

Di Maio e Salvini hanno già mobilitato le piazze per sabato 2 giugno, Festa della Repubblica, a Roma (il M5S) e in molti capoluoghi (la Lega), con parole d’ordine contro la Ue e il Quirinale che nella persona del presidente ha già subito minacce di morte sulla Rete. Venerdì 1, invece, il Pd scenderà in piazza a Roma per difendere la Costituzio­ne e Mattarella, che ha già avuto la solidariet­à di 14 costituzio­nalisti guidati da Enzo Cheli e di decine di miglia di cittadini con la petizione «Io sto con Mattarella». Oggi Cottarelli torna al Quirinale con la lista dei ministri (tutti si impegneran­no a non candidarsi). Giovedì il giuramento e voto di fiducia la prossima settimana. Poi navigazion­e a vista.

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