Spiderman diventa l’eroe della Francia
Ha salvato un bambino di quattro anni che era rimasto sospeso nel vuoto da un balcone al quarto piano di un palazzo di Parigi. La scena è stata ripresa con il telefonino da alcuni passanti. Già soprannominato lo Spiderman francese, Mamoudou Gassama, 22 anni, questo il nome dell’eroe, è arrivato dal Mali lo scorso settembre. Il presidente Emmanuel Macron gli ha concesso la cittadinanza francese.
PARIGI Sabato sera, intorno alle 20, rue Marx Dormoy nel XVIII arrondissement, Nord della capitale francese. Un ragazzo in moto si ferma al semaforo «e mi accorgo di questo bambino che penzola dal balcone — racconta Dany Arthur —. Suono il clacson, grido, faccio più rumore possibile per avvertire i passanti».
Tra loro c’è Mamoudou Gassama, 22 anni, immigrato senza documenti che abita a Montreuil ed è appena arrivato in metropolitana con la fidanzata per passare il sabato sera in centro e guardare in un bar la finale Liverpool-real Madrid.
Nello stesso momento, al quarto piano del palazzo, il vicino si affaccia e vede che sul balcone dell’appartamento accanto c’è aggrappato il bimbo del piano di sopra, quattro anni e mezzo. «È caduto dal quinto piano ed è riuscito ad agguantare la grata del balcone — racconta —. È ferito a un piede, sanguina, gli è saltata un’unghia. Ha delle infradito con il disegno di Spiderman. I due balconi sono separati, posso solo tenergli la mano sulla ringhiera e aiutarlo a resistere. Guardo giù, e allora vedo questo tipo che sta scalando il palazzo».
È Mamoudou Gassama, di lì a poco «Spiderman» per il mondo intero. Questo è il suo racconto di quei momenti, fatto ieri mattina al presidente Macron che lo ha convocato con tutti gli onori all’eliseo.
«Abbiamo deciso di andare al greco per mangiare un panino, siamo entrati per ordinare e a quel punto tutti gridavano, le auto suonavano il clacson».
«Che ora era?», chiede Macron.
«Intorno alle 20. Sono uscito dal locale e ho visto un bambino appeso al quarto piano. Direttamente, non ho pensato a niente, mi sono messo a correre, ho attraversato la strada per salvarlo e, grazie a Dio, l’ho salvato».
«Dunque, senza riflettere, così...»
«Non ho pensato a niente, e Dio mi ha aiutato. Ho cominciato a salire, e questo mi ha dato il coraggio di salire ancora di più».
«Quindi tutto è successo in pochi istanti».
«Sì. La paura è arrivata dopo. Una volta che sono riuscito a salvare il bambino e sono arrivati i poliziotti, ci hanno fatto entrare nell’appartamento
d La paura è arrivata dopo che sono riuscito a salvare il bambino e sono arrivati i poliziotti
e a quel punto ho cominciato a tremare. Non riuscivo neanche a parlare».
«Ha realizzato quel che aveva fatto».
«Sì, ecco ».
«E com’era il bambino?» «Piangeva, era ferito un po’ al piede».
«E poi l’ha rivisto?» «Sì».
«Bravo». «Grazie».
«E poi che cosa ha fatto?» «L’ho accompagnato all’ospedale».
Il termine «eroe» è ormai uno dei più usati e talvolta abusati del nostro tempo, in ogni caso l’impresa di Mamoudou Gassama è davvero straordinaria. In questa storia non manca il ridicolo, il padre disgraziato che ha lasciato il bambino da solo in casa per andare a fare la spesa (la madre non vive con loro, è rimasta alla Reunion) c’ha messo più del solito perché sulla via del ritorno si è fatto una partita di Pokemon Go con il telefonino. Arrestato e rilasciato, rischia due anni di carcere.
Mamoudou Gassama ha lasciato il villaggio di Yaguiné in Mali nel 2013 «perché non trovavo lavoro, mio padre non c’era e non sapevo a chi chiedere aiuto». Ha percorso la rotta classica dei migranti: Burkina Faso, Niger, Libia «dove ho sofferto molto, mi hanno picchiato», poi ha tentato la traversata del Mediterraneo. Viene fermato una prima volta, poi ci riprova e nel marzo 2014 approda infine in Italia, «ma non conoscevo nessuno, allora ho preferito raggiungere mio fratello Birama a Parigi». Mamoudou Gassama vive nella residenza per immigrati Coalia, in una camera di 15 metri quadrati. Lavora in nero come muratore. Se nessuno avesse ripreso quella scalata meravigliosa, Gassama rischiava prima o poi di essere rimpatriato.
Potenza della comunicazione. Molto criticato dalle associazioni per la durezza della politica sull’immigrazione, il presidente Macron ha promesso al signor Gassama la nazionalità francese e gli ha già trovato un posto tra i pompieri di Parigi che si dicono «impazienti di accoglierlo».