Corriere della Sera

Spiderman diventa l’eroe della Francia

- di Stefano Montefiori

Ha salvato un bambino di quattro anni che era rimasto sospeso nel vuoto da un balcone al quarto piano di un palazzo di Parigi. La scena è stata ripresa con il telefonino da alcuni passanti. Già soprannomi­nato lo Spiderman francese, Mamoudou Gassama, 22 anni, questo il nome dell’eroe, è arrivato dal Mali lo scorso settembre. Il presidente Emmanuel Macron gli ha concesso la cittadinan­za francese.

PARIGI Sabato sera, intorno alle 20, rue Marx Dormoy nel XVIII arrondisse­ment, Nord della capitale francese. Un ragazzo in moto si ferma al semaforo «e mi accorgo di questo bambino che penzola dal balcone — racconta Dany Arthur —. Suono il clacson, grido, faccio più rumore possibile per avvertire i passanti».

Tra loro c’è Mamoudou Gassama, 22 anni, immigrato senza documenti che abita a Montreuil ed è appena arrivato in metropolit­ana con la fidanzata per passare il sabato sera in centro e guardare in un bar la finale Liverpool-real Madrid.

Nello stesso momento, al quarto piano del palazzo, il vicino si affaccia e vede che sul balcone dell’appartamen­to accanto c’è aggrappato il bimbo del piano di sopra, quattro anni e mezzo. «È caduto dal quinto piano ed è riuscito ad agguantare la grata del balcone — racconta —. È ferito a un piede, sanguina, gli è saltata un’unghia. Ha delle infradito con il disegno di Spiderman. I due balconi sono separati, posso solo tenergli la mano sulla ringhiera e aiutarlo a resistere. Guardo giù, e allora vedo questo tipo che sta scalando il palazzo».

È Mamoudou Gassama, di lì a poco «Spiderman» per il mondo intero. Questo è il suo racconto di quei momenti, fatto ieri mattina al presidente Macron che lo ha convocato con tutti gli onori all’eliseo.

«Abbiamo deciso di andare al greco per mangiare un panino, siamo entrati per ordinare e a quel punto tutti gridavano, le auto suonavano il clacson».

«Che ora era?», chiede Macron.

«Intorno alle 20. Sono uscito dal locale e ho visto un bambino appeso al quarto piano. Direttamen­te, non ho pensato a niente, mi sono messo a correre, ho attraversa­to la strada per salvarlo e, grazie a Dio, l’ho salvato».

«Dunque, senza riflettere, così...»

«Non ho pensato a niente, e Dio mi ha aiutato. Ho cominciato a salire, e questo mi ha dato il coraggio di salire ancora di più».

«Quindi tutto è successo in pochi istanti».

«Sì. La paura è arrivata dopo. Una volta che sono riuscito a salvare il bambino e sono arrivati i poliziotti, ci hanno fatto entrare nell’appartamen­to

d La paura è arrivata dopo che sono riuscito a salvare il bambino e sono arrivati i poliziotti

e a quel punto ho cominciato a tremare. Non riuscivo neanche a parlare».

«Ha realizzato quel che aveva fatto».

«Sì, ecco ».

«E com’era il bambino?» «Piangeva, era ferito un po’ al piede».

«E poi l’ha rivisto?» «Sì».

«Bravo». «Grazie».

«E poi che cosa ha fatto?» «L’ho accompagna­to all’ospedale».

Il termine «eroe» è ormai uno dei più usati e talvolta abusati del nostro tempo, in ogni caso l’impresa di Mamoudou Gassama è davvero straordina­ria. In questa storia non manca il ridicolo, il padre disgraziat­o che ha lasciato il bambino da solo in casa per andare a fare la spesa (la madre non vive con loro, è rimasta alla Reunion) c’ha messo più del solito perché sulla via del ritorno si è fatto una partita di Pokemon Go con il telefonino. Arrestato e rilasciato, rischia due anni di carcere.

Mamoudou Gassama ha lasciato il villaggio di Yaguiné in Mali nel 2013 «perché non trovavo lavoro, mio padre non c’era e non sapevo a chi chiedere aiuto». Ha percorso la rotta classica dei migranti: Burkina Faso, Niger, Libia «dove ho sofferto molto, mi hanno picchiato», poi ha tentato la traversata del Mediterran­eo. Viene fermato una prima volta, poi ci riprova e nel marzo 2014 approda infine in Italia, «ma non conoscevo nessuno, allora ho preferito raggiunger­e mio fratello Birama a Parigi». Mamoudou Gassama vive nella residenza per immigrati Coalia, in una camera di 15 metri quadrati. Lavora in nero come muratore. Se nessuno avesse ripreso quella scalata meraviglio­sa, Gassama rischiava prima o poi di essere rimpatriat­o.

Potenza della comunicazi­one. Molto criticato dalle associazio­ni per la durezza della politica sull’immigrazio­ne, il presidente Macron ha promesso al signor Gassama la nazionalit­à francese e gli ha già trovato un posto tra i pompieri di Parigi che si dicono «impazienti di accoglierl­o».

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Il presidente francese Emmanuel Macron, 40 anni, incontra Mamoudou Gassama, 22, originario del Mali, al palazzo presidenzi­ale dell’eliseo a Parigi
 ??  ?? Eroe Sopra Mamoudou Gassama, 22 anni, e a lato le fasi del salvataggi­o (Ap)
Eroe Sopra Mamoudou Gassama, 22 anni, e a lato le fasi del salvataggi­o (Ap)
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A Palazzo Il presidente Macron con Gassama (Afp)
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